Roma, la galassia Friedkin nel calcio si espande

Sempre più padroni, sempre più presenti. I Friedkin volano in giro per l’Europa e qualche volta tornano in Texas con un nuovo contratto firmato. Nella fattispecie hanno completato l’acquisto del Cannes, una squadra di calcio che gioca nella quinta serie francese ma rappresenta una suggestione irresistibile per chi si occupa di cinema. Passeggiando sulla Croisette, il famoso lungomare, i Friedkin hanno ottenuto la garanzia di poter costruire un complesso immobiliare di cui lo stadio di proprietà sarà un elemento fondante. Ed è evidente che se il piccolo Cannes riuscirà a scalare le classifiche sportive, il ritorno d’immagine sarà enorme per tutto il gruppo industriale. Non solo. Un giorno in Costa Azzurra potrebbero essere dirottati alcuni giovani della Roma, giusto per provare l’esperienza umana. E’ lo stesso meccanismo che lo scorso anno ha condotto i Friedkin a interessarsi al Kortrijk, o se preferite Courtrai, club ben più strutturato che frequenta la prima divisione belga. Il passaggio di proprietà non è mai stato ufficializzao (neanche quello del Cannes, a dire il vero) ma l’influenza americana sulla società è ben nota da quelle parti: nel Kortrijk non a caso ha giocato per un anno il terzino texano Reynolds, che nella Roma non è riuscito ad affermarsi ma in Belgio si è adeguato a una realtà più compatibile con il proprio livello.

Roma, le alleanze dei Friedkin

E siccome le alleanze servono, come ogni imprenditore cresciuto nella cultura lobbista statunitense ha imparato, i Friedkin hanno stipulato un accordo di collaborazione anche con un club inglese, l’Hull City, che nell’ultima stagione ha difeso la conferma nella Championship, la seconda divisione, ma nel 2017 era in Premier League. I dirigenti sono stati anche in visita a Trigoria e si sono confrontati con Tiago Pinto su possibili sinergie tecniche, che nell’epoca delle rose extralarge possono essere preziose. Peraltro chissà: magari dall’Hull City prima o poi sboccerà un talento che può migliorare la Roma. E’ già successo con l’Hajduk Spalato, squadra croata legata da anni a Trigoria da accordi commerciali: lì è stato pescato l’anno scorso il centrocampista croato Ivkovic, classe 2006, che nell’ultima stagione ha raccolto 6 presenze nella Primavera dopo aver assaporato il ritiro estivo in Portogallo con Mourinho.

Friedkin, firme anche in Giappone

E non è finita qui. La Roma dei Friedkin è arrivata anche in Giappone, dove nello scorso mese di novembre ha approfittato di una breve tournée per ufficializzare l’accordo con il Nagoya Grampus (la delegazione dei dirigenti era stata anche a Trigoria), squadra che contribuirà a diffondere il brand Roma nella J-League. I Friedkin su quel mercato sono già forti, essendo i distributori della Toyota sul territorio Usa: a Nagoya proprio non hanno bisogno di presentazioni visto che vi ha sede il museo della tecnologia della casa automobilistica.

Roma, i Friedkin sullo stadio e su Mourinho

Ma siccome la stella polare del loro business calcistico resta in Italia, i Friedkin contano di costruire lo stadio anche a Roma dopo aver stabilito una relazione proficua ed efficace con la giunta Gualtieri. E in ambito sportivo hanno assicurato il massimo sostegno a José Mourinho nel blitz effettuato nei giorni scorsi in Portogallo. La proprietà non ha ancora offerto il rinnovo del contratto all’allenatore del rilancio ma non escludono di farlo dopo l’estate, quando la scadenza sarà più vicina. Nel frattempo aspettano buone notizie dal loro ufficio commerciale, dopo la rinuncia al tour in Corea del Sud che avrebbe generato 3 milioni di ricavi. Al momento la Roma non ha scelto un’alternativa e non ha neppure disdetto la tappa precedente a Singapore, dove l’attende il Tottenham il 26 luglio per un’amichevole di lusso. 

Roma, per il centrocampo sondato McKennie

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Roma, per il centrocampo sondato McKennie

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