Roma in finale di Europa League: Mourinho parcheggia il bus a Leverkusen

LEVERKUSEN (Germania) – Il capolavoro di Mourinho è completo. Senza tirare mai in porta, rinunciando a giocare a calcio e lasciando il pallino del gioco sempre al Bayer Leverkusen, la Roma riesce a conquistare la finale di Europa League e adesso proverà a vincere il secondo trofeo Uefa consecutivo dopo la Conference League dell’anno scorso. In Germania è un monologo delle “Aspirine”, che però non riescono mai a sfondare e vengono fermate sullo 0-0, lasciando così la rete di Bove nel match d’andata a fare la differenza.

Bayer Leverkusen-Roma, tutti i numeri del match

Fortino Roma, il Bayer Leverkusen non passa

Dopo 76 secondi arriva la prima (e unica) occasione della Roma con Pellegrini che calcia di poco fuori dopo una sponda di Abraham. A partire da quel momento è iniziata la partita a senso unico del Bayer Leverkusen, che prova in tutti i modi a sfondare il fortino giallorosso, trovando però Rui Patricio sulla sua strada, o peccando di precisione. Demirbay ci prova tre volte, due con il suo sinistro e una volta con il destro. Un’altra occasione ce l’ha Azmoun con una conclusione da fuori, ma quello che va più vicino alla rete è sicuramente Diaby, che al 12′ con un destro in diagonale potentissimo colpisce la traversa con il portiere giallorosso battuto.

Un "Mouro" giallorosso a Leverkusen: 0-0 e finale di Europa League

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Un “Mouro” giallorosso a Leverkusen: 0-0 e finale di Europa League

Per Mourinho seconda finale europea in due anni

Nella ripresa, almeno inizialmente, la Roma concede un po’ meno campo ai tedeschi, che però a mezzora dal termine ricominciano a spingere forte, provandoci di nuovo con Azmoun e Demirbai (due conclusioni tra il 66′ e il 67′) senza fortuna. La Roma soffre nella propria area di rigore, coprendo ogni spazio nonostante i cambi ultra offensivi di Xabi Alonso. All’81’ altra grande occasione con Azmoun, ma il suo tiro da buona posizione esce di poco a lato della porta difesa da Rui Patricio. Negli ultimi minuti (di cui 8 di recupero) la squadra di Mourinho gioca con il cronometro, perdendo tempo a ogni possibile occasione e arrivando così al triplice fischio, quello che la porta alla finale di Europa League.

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