Rinnovo in stallo? Il pianista Calha continua a suonare. E il Milan non vuole perderlo

Nel 2-2 col Genoa, il turco ha piazzato il sesto assist stagionale, il 14esimo del 2020 (12 i gol). Il club sta trattando com l’agente e spera che abbassi le pretese: Hakan chiede 5 milioni più bonus, la dirigenza rossonera propone circa 3,5

L’unica nota stonata del “pianista Calha” restano i gol, perché in campionato è ancora fermo a zero. In Europa League, tra preliminari e girone, il turco è arrivato a 5, ma in Serie A è un tasto che manca. Intanto il fantasista compone lo stesso, non ha mai smesso, e nel 2-2 contro il Genoa ha piazzato il sesto assist stagionale, il quarto in Serie A. Imprendibile nel post lockdown, 6 reti e 8 passaggi vincenti, un pizzico più normale in questo inizio di stagione, anche se resta sempre il faro: 12 partite, 11 da titolare. Calhanoglu non si tocca, rinato grazie a Pioli: “È solo merito suo”, dice l’allenatore. Mentre Hakan sostiene che è stato proprio il mister a farlo rendere così bene, trasformandolo in un protagonista vero. Palla al dieci a qualcosa combina: “Mi dà fiducia, non ho mai mollato”. Neanche il Milan.

RINNOVO

—  

Operazione rinnovo. Mercoledì, a Casa Milan, Maldini e Massara hanno incontrato l’agente del turco Gordon Stipic. Un colloquio interlocutorio dai toni distesi. Il Milan spera che il fantasista abbassi le richieste per restare a Milano: Calhanoglu chiede 5 milioni più bonus, la dirigenza rossonera propone circa 3,5. Classico stallo da mercato, ma l’ago della bilancia pende verso l’ottimismo. “Siamo in una situazione delicata – ha detto Maldini – ma c’è grande disponibilità”. Il Milan non vuole perderlo, Calhanoglu è al centro del progetto tecnico e serve sempre. Decisivo in partite toste come quella del Ferraris.

RESPONSABILITÀ

—  

Dategli un compito e lo porterà a termine. Al Milan dal 2017, Calhanoglu ci ha messo un po’ per conquistare San Siro e i tifosi. In rossonero ha giocato ovunque, da mezzala a esterno alto, poi è arrivato Pioli, bravo a costruirgli una squadra intorno dandogli responsabilità sempre più alte. Perché il dieci turco magari parte lento, in silenzio, a fari spenti, ma poi si prende tutto. Del resto ama le sfide. Incontenibile nel post lockdown, oggi è il perno di una squadra che sogna lo scudetto, prima in classifica con 28 punti e imbattuta in campionato. Il 2020, per lui, è stato un anno da cartolina: 14 assist e 12 gol. Come ai tempi del Bayer o dell’Amburgo, quando segnava con punizioni da 40 metri. Calhanoglu ha 26 anni ed è il dieci del Milan, circondato da una sfilza di giovani da guidare. Leader tecnico: Hauge, Leao e Saelemaekers sulle fasce, Colombo e Maldini jr davanti, Tonali in mezzo, Gabbia, Theo e Kalulu in difesa. Luce verde per il faro.

Precedente Lazio, Muriqi è tornato. Inzaghi prepara la sfida al Napoli Successivo Roma, Zaniolo, controllo in Austria ok: potrà tornare a correre in campo