Rinforzi in porta: non solo Vasquez, idea Sergio Rico

Il colombiano è costato 470mila euro: tra dieci giorni sarà a disposizione. E adesso si lavora allo spagnolo del Psg

Per Devis Vasquez è stato un colpo di fulmine: sbarcato in Italia al Torneo di Viareggio del 2017, se ne innamorò all’istante. Altrettanto fulminea è stata la trattativa che lo ha portato dal Guaranì, club paraguaiano, al Milan: affare chiuso per 500mila dollari (circa 470mila euro), di cui “250mila al Guaranì e 250mila al giocatore”, come ha spiegato Emilio Daher, presidente della squadra di Asuncion. Ieri la firma sul contratto che lo legherà al Milan. E ora toccherà a Vasquez far scoccare la scintilla col Diavolo e coi tifosi, gerarchie e mercato permettendo. Perché non è finita qui: Maldini e Massara sono al lavoro per regalare un altro portiere a Pioli e al nome di Sportiello, prenotato per l’estate, si è aggiunto quello di Sergio Rico, spagnolo del Psg chiuso da Donnarumma e Navas. Contatti avviati, l’affare si può chiudere in prestito.

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Vasquez sarà Milano tra una decina di giorni al massimo: il 24enne colombiano oggi ripartirà per Asuncion e — una volta conclusi gli ultimi passaggi burocratici — farà ritorno in Italia. La passione per il nostro Paese, come detto, è scattata 5 anni fa, quando Devis era un 19enne promettente del Cortulua. Da allora si è messo a studiare la lingua, da autodidatta: tanta musica italiana (i testi delle canzoni di Laura Pausini e Eros Ramazzotti, famosissimi in Sudamerica, hanno fatto da manuale di grammatica) e poi letture sul web.

Quando ieri si è presentato alla clinica La Madonnina per sostenere le visite mediche, ha sfoggiato uno smartphone a tinte rossonere: sullo screensaver la foto della maglia celebrativa dell’ultimo scudetto, quella con il motto “Succede solo a chi ci crede” ricamato sul petto. Vasquez sarà il sesto colombiano nella storia del Milan: i connazionali hanno giocato in difesa (Yepes, Zapata, Vergara), sulla fascia (Armero) e in attacco (Bacca), mai nessuno in porta. Vasquez è di Barranquilla, la città in cui Bacca faceva il controllore sui bus per aiutare il papà, ma il suo idolo è Yepes, uno scudetto e una Supercoppa insieme a Ibra ai tempi di Allegri: Mario portava il 76, Devis ha scelto il 77. Potrebbe invece liberarsi la 14 di Bakayoko, cercato dal Galatasaray.

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