Riforma di C bocciata: Ghirelli si dimette e lascia la presidenza di Lega Pro

Giovedì non è stato raggiunto il quorum di 40 voti favorevoli per approvare il progetto: perciò il numero uno ha deciso di lasciare l’incarico con effetto immediato

Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha annunciato in serata le sue dimissioni (o perlomeno le sue dimissioni sono state fatte circolare in maniera non ufficiale). Dovrebbero essere operative a partire da domani (17 dicembre) e sono la conseguenza politica diretta della bocciatura da parte dell’Assemblea dei club della proposta di riforma della Serie C avanzata dallo stesso Ghirelli e dal suo management. Nella votazione a scrutinio segreto del 15 dicembre, infatti, non è stato raggiunto il quorum di 40 voti favorevoli (su 59) necessario per approvare il progetto di riforma, da sottoporre poi alla ratifica del Consiglio federale. I voti a favore si sono fermati a 34, fotografando così la volontà del fronte dei contrari guidato dalle big dei tre gironi – a cui non scendeva giù la cancellazione delle tre promozioni dirette -, ma arricchito anche da altri club medi e piccoli.

COSTI ECCESSIVI

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A prevalere, lo scetticismo riguardo al previsto aumento dei ricavi, la sensazione che la nuova formula avrebbe aumentato i costi (nonostante una prima fase con gironi da 10 squadre, a caratterizzazione territoriale) e più in generale la voglia di rimanere allo stato attuale delle cose. Pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche vissute dalla categoria e dei suoi problemi strutturali. A caldo, Ghirelli aveva commentato: “Va preso atto del voto, senza se e senza ma, come è doveroso nel gioco democratico”. A distanza di poco più di 24 ore, la presa d’atto della sostanziale sfiducia da parte dei club e il passo indietro nel corso della cena degli auguri di Natale riservata a collaboratori e dipendenti della Lega.

la lettera

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Nella tarda serata è arrivata anche la lunghissima nota del dimissionario Ghirelli: “Carissime, carissimi, ho aspettato di consegnare le dimissioni da Presidente di Lega Pro… Avevo la cena degli auguri con voi, donne e uomini della Lega Pro, con voi che siete la forza della Lega Pro e volevo partecipare. Che avessi deciso di dimettermi un secondo dopo l’esito della votazione in Assemblea è contenuto nel comunicato stampa… Ho spinto a dare, con il fare la riforma del format, anche un segnale al Paese, in senso diametralmente opposto alla negatività, ad investire per cambiare trend, per passare da una situazione certa, negativa ad una sfida per tornare a sorridere e produrre risorse. La Serie C è un campionato bellissimo, pieno di storia, emozione. Ha un’urgenza a cui dover dare una risposta, indicare un progetto forte di sostenibilità economica e di ripresa di contatto con i giovani. Se non lo fa, sarà esposta ad incursioni, ad essere rinsecchita come una riserva indiana…”

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