Retroscena Gary Lineker, la BBC gli offre un contratto mai visto!

Il succo della vita di Gary Lineker è sul suo profilo X, dove ha un seguito di 8.908.276 follower, quasi l’intera popolazione di Portogallo o Grecia: «Una volta davo i calci al pallone. Ora parlo di chi dà i calci al pallone. Il resto è calcio». È così, ma non è proprio così, perché, in realtà, l’ex centravanti dell’Inghilterra, 62 anni, 48 gol in nazionale e 280 con le maglie di Leicester, Everton, Barcellona, Tottenham e Nagoya Grampus, ha un occhio attento anche alla vita quotidiana, in particolare i tormenti della Brexit e le politiche delle immigrazioni del suo paese. Lo scorso marzo fu sospeso dalla conduzione di Match of the Day, la Domenica Sportiva in salsa britannica che Lineker conduce dal 1999, per un “cinguettio” critico nei confronti del governo Sunak. Lo stop divenne un caso nazionale. I suoi compagni di lavoro, gli ex attaccanti Alan Shearer e Ian Wright, rifiutarono, per solidarietà, di sostituirlo. Lineker fu reintegrato il sabato successivo.

Lineker, l’offerta da capogiro

Otto mesi dopo, si torna a parlare di Lineker e della Bbc su un versante ben diverso: nel 2024 scade il suo contratto, il più ricco tra i conduttori sportivi del Regno Unito, nonostante il taglio dell’era Covid. La Bbc è pronta a offrire un nuovo accordo da 1,5 milioni di euro l’anno fino al 2028. Un format nel format: Gary, con il suo seguito sui social – ai quasi 9 mln di X, bisogna aggiungerne 1,2 su Instagram – è un formidabile volano per Match of the Day. Garantisce un’audience importante ad uno dei programmi storici della Bbc – il 22 agosto 1964 l’esordio – entrato nel 2015 nel Guinness dei Primati. Henry Winter, inviato speciale del Times, spiega: «Il suo successo sui social aiuta a pubblicizzare il programma. La direzione della Bbc si agita per i tweet politici di Gary, ma è un rischio che accetta di affrontare». Lineker è uno dei rari casi di ex campione – uno dei pochissimi inglesi a non aver toppato all’estero e ad aver appreso una lingua straniera – fuoriclasse anche nella conduzione. «Gary ha avuto bisogno di un anno per carburare – aggiunge Winter – ma ha lavorato con impegno per impadronirsi del mestiere. Ha acquisito le tecniche televisive e ha imparato a muoversi con un produttore che gli sta sempre all’orecchio. Fascino naturale e arguzia sono emersi in modo limpido. La competenza tecnica era fuori discussione. Ha trovato i tempi perfetti con Shearer e Wright. Parlano come se si trovassero all’interno di uno spogliatoio. Il qualcosa in più che possiede Lineker è la capacità di rivolgere le domande giuste». James Horncastle, che scrive di calcio italiano su The Athletic, spiega: «Gary è carismatico. Ha sempre saputo dov’è posizionata la telecamera e come muoversi. Il suo attivismo politico sui social esprime valori chiari e non ha paura di mostrarli».

Lineker, la scommessa persa con il Leicester

Le doti mediatiche di Gary emersero nell’estate 2015 quando, alla notizia che Claudio Ranieri era stato nominato nuovo manager del Leicester, scrisse su Twitter: «Ranieri?». In un semplice punto interrogativo espresse le sue perplessità, ma quando la stagione delle Foxes prese il suo corso, Lineker promise che, in caso di conquista del titolo della sua squadra del cuore, avrebbe condotto la prima puntata di Match of the Day dell’annata successiva in mutande. Così fu: il 14 agosto 2016 Gary si presentò di fronte le telecamere a torso nudo, con i boxer bianchi.

Lineker, studioso e professionale

Lineker possiede una dote: l’essenzialità. Per commentare di recente episodi legati agli hooligans, ecco la sua riflessione: «They are not football hooligans. They are hooligans». Secco. Lo stesso uso fulminante della lingua gli ha procurato nemici tra i conservatori, nonostante le pressioni della Bbc per evitare questi sconfinamenti. Lineker non si ferma. Chi non gradisce, ribatte con il vecchio concetto ammuffito: “Occupati solo di calcio”. Gianfranco Zola, che ha giocato spesso a golf con l’ex bomber inglese, spiega: «Gary è bravo, competente e ha una bella presenza. Ha studiato per fare il conduttore e si vede. È uno dei migliori in assoluto». Esperienza personale, un incontro fortuito con Gary a bordo di un treno Eurostar nell’estate 2016, alla vigilia degli europei e con Leicester ancora in festa per il titolo conquistato il 2 maggio. Raccontò in questo one to one improvvisato a trecento all’ora: «La storia del Leicester è la più grande in assoluto della storia del calcio e forse la maggiore impresa dello sport. Ranieri è stato grandissimo. Ha dimostrato di essere un allenatore straordinario e una persona perbene, cosa che non guasta mai». Calmo, pacato, ma con lo sguardo vigile a squadrare l’interlocutore. Perché poi quello che ti colpisce di questo grande ex centravanti, campione di una Barcellona in cui ancora dominava la penna geniale di Manuel Vazquez Montalbàn, è la luce degli occhi. Quella di chi possiede una marcia in più.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Il dato clamoroso sulla Roma: gioca due ore in più! Ecco il motivo Successivo Euro 2024, ecco il pallone ufficiale. Ricordate i suoi predecessori?