Retroscena Budapest: Mou e i giocatori in lacrime, Friedkin va via

Il discorso alla squadra in campo: “Resto qui per voi. Meritate rispetto, tutta l’Europa ha visto cosa avete fatto. Non ho rimpianti e non dovete averne neanche voi. Io sto qui e lotto con voi”. Le lacrime da solo, quando pensava di non essere visto da nessuno, tra una conferenza e un’intervista. Una maglietta regalata a un bambino. Il ritorno in aereo a Roma, con arrivo all’alba, in silenzio. Il giorno di riposo concesso oggi: “Andiamocene tutti a casa“. José Mourinho, dopo la prima finale persa della sua carriera, ha cercato per prima cosa di tirare su i suoi giocatori. E ha ribadito loro, in campo e nello spogliatoio: “Siamo noi, solo noi“. A cosa si riferiva José?

Friedkin andato via, nessun incontro con Mou e la squadra

Subito dopo la finale c’è stata una rapida stretta di mano con Ryan Friedkin, il presidente Dan, invece, è andato via come fa sempre. Niente di strano, se non fosse che dopo una finale persa magari c’era chi si aspettava una parola o un gesto da parte della presidenza. Gesto che non è arrivato.

Mourinho cuore d’oro: dopo la finale regala la maglia a un piccolo tifoso

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Mourinho cuore d’oro: dopo la finale regala la maglia a un piccolo tifoso

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