Pogba, cosa succede? Si attende il consulto decisivo: le opzioni sul tavolo

Il Polpo teme di perdere il Mondiale, la Juve rischia di perderlo per tutto il 2022. Una decisione che in ogni caso peserà molto sul futuro del giocatore e della squadra

Giornate decisive per Paul Pogba: la decisione che sarà presa circa il suo ginocchio destro impatta infatti sulla sua carriera e sulla stagione della Juve. Quel che infatti a prima vista è sembrato un innocuo scricchiolio si è invece rivelato un problema pesante, una lesione al menisco laterale che investe la stabilità e la funzionalità del ginocchio. Con l’aggravante – o magari l’opportunità – che il problema si è palesato a quasi quattro mesi dal Mondiale.

La decisione

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Giocatore e società decideranno il da farsi di comune accordo, anche se ovviamente la reazione a caldo del giocatore è quella di fermarsi per il periodo più breve possibile. Vista la delicatezza del problema, la Juve punta a risolverlo una volta per tutte, mettendo in conto anche uno stop più lungo purché risolutivo. Per questo la via delle terapie conservative e delle infiltrazioni è al momento la meno probabile. Dopo un primo consulto negli Stati Uniti, Pogba è tornato in Europa, e in questi giorni sarà nuovamente sottoposto a una visita specialistica che deciderà quale tipo di intervento sia il più adatto al suo problema.

Tipi di intervento

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Le vie per il suo ritorno in campo passano infatti da due differenti tipologie di soluzioni chirurgiche: meniscectomia e la sutura meniscale. La prima prevede l’asportazione del frammento di menisco rotto e i tempi di recupero sono di 40-60 giorni: la seconda consiste nella cucitura della zona di lesione e comporta un’assenza dai campi di almeno tre mesi, che possono anche arrivare a cinque. Però il ginocchio alla fine resta integro e dunque dovrebbe dare maggiori garanzie sulla guarigione finale. Al momento in casa Juve si tifa per il primo dei due interventi, ma sarà ovviamente il verdetto medico a portare alla decisione migliore per tutti, giocatore e società.

Il pregresso

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Tenendo anche conto che nelle ultime sei stagioni a Manchester il giocatore ha accusato acciacchi e infortuni, tanto che mai ha superato la soglia dell’89% delle gare disputate, mentre nel quadriennio precedente in maglia bianconera in due stagioni – la prima e la terza – aveva centrato le soglie del 94 e del 93 per cento. Con lo United la stagione più povera di presenze – non sempre a causa di infortuni – era stata il 2019-20, quando il Polpo era sceso in campo nel 36% delle gare considerate tutte le competizioni, mentre nella scorsa stagione Pogba è risultato presente nel 55% dei match stagionali.

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