Periodo d’oro, biglietti polverizzati: Firenze sogna il doppio sgambetto alla rivale di sempre

È dura rimontare lo 0-1 dell’andata ma il popolo viola ci crede. Al grido social di “asfaltiamoli” i tifosi sperano di coronare a maggio l’impresa-sorpasso sulla Signora, nemico (sportivo) storico numero uno

Come otto anni fa. Anzi, meglio. La Fiorentina cerca l’impresa domani in casa della Juventus costretta a ribaltare lo 0-1 maturato nella semifinale d’andata (autorete di Venuti nel recupero) al Franchi. Obiettivo dichiarato, centrare la finale di Coppa Italia: traguardo raggiungo l’ultima volta nel 2014 con i viola che persero all’Olimpico contro il Napoli. Di quella gara però, più che il risultato, si ricorda soprattutto il colpo d’arma da fuoco esploso da Daniele De Santis che prima del match ferì Ciro Esposito, deceduto in seguito. Per risalire invece all’ultimo trofeo vinto si deve andare indietro nel tempo di oltre vent’anni. Con la Coppa Italia vinta dalla Fiorentina di Roberto Mancini nel 2001 nella doppia finale con il Parma grazie alle reti di Vanoli all’andata e Nuno Gomes nell’1-1 del ritorno. Un tempo lunghissimo senza vittorie che a Firenze vorrebbero cancellare festeggiando ancora. L’impresa, però, è durissima.

ATTESA

—  

In città si sta giocando il ritorno più o meno dalla sera del 2 marzo, ovvero il match d’andata. C’è voglia di rivalsa per un risultato che punì la Fiorentina in maniera beffarda con l’autorete proprio del ‘tifoso’ viola Venuti nel recupero di un match ben giocato. Il punteggio è negativo, ma i tifosi credono al ribaltone. Sui social i tifosi commentano le foto postate dal club in questi giorni soprattutto con cuori viola di incoraggiamento. Tra i più ottimisti invece, la parola più usata resta ‘asfaltiamoli’. Concetto che spiega la voglia di superare in modo netto i rivali sportivi di sempre. I mille biglietti concessi sono stati polverizzati in un amen, il resto dei sostenitori si organizzerà davanti alle tv spingendo da lontano la squadra di Italiano.

In forma

—  

Che, ad ora, si presenta in formissima dal punto di vista dei risultati. Nelle ultime 5 di campionato sono arrivate 4 vittorie ed un pareggio (a San Siro contro l’Inter), con una solidità difensiva certificata dalle 4 gare nelle ultime 8 di campionato senza subire reti. Davanti Cabral ha iniziato ad ingranare e Nico Gonzalez vive il miglior momento della stagione. A loro il compito di trovare i gol necessari alla qualificazione.

PROBLEMI

—  

Non tutto però fila via liscio. In mezzo al campo siamo quasi all’emergenza con il solo Torreira, peraltro in un momento di forma stratosferico, sicuro di giocare fra i titolari. Castrovilli sarà out probabilmente a lungo (oggi gli esami al ginocchio sinistro), Bonaventura tornerà fra i convocati dopo un’assenza di oltre un mese. La garanzia però si chiama Vincenzo Italiano. Omaggiato dai cori dei tifosi con cui è entrato immediatamente in simbiosi. Una chimica tra il tecnico e tutto l’ambiente certificata dalla stagione incredibile che vede la Fiorentina a quota 56 punti in classifica con sei partite da giocare in campionato. Lo scorso anno ne fece 40 in tutto.

SOGNI

—  

E proprio la classifica fa respirare aria europea a Firenze. La lotta è serrata, ma l’Atalanta ora è staccata di 5 punti dopo la sconfitta di ieri a parità di gare giocate. Non sono molti, ma nemmeno pochissimi. Ecco. La classifica. Se il sogno primario porta al percorso della Coppa Italia, ci sarebbe un altro traguardo verosimilmente impossibile ma aritmeticamente non da escludere. La corsa al quarto posto. La Fiorentina ha sette punti in meno rispetto alla Juventus con una partita da recuperare contro l’Udinese. Vincendo quella i punti di distacco sarebbero 4. Ed il calendario ha posto all’ultima giornata di campionato la sfida al Franchi proprio contro la Juve. Due giornate prima sempre a Firenze arriva la Roma. Incroci che potrebbero persino tratteggiare scenari Champions ed il primo a dirlo fu proprio Allegri. Sembrava una provocazione. Non è detto lo sia.

Precedente Lo squalo Joe Jordan non ha dubbi: "La decide Giroud, il Milan va in finale. E Gattuso..." Successivo Inter, Inzaghi sceglie Correa e Darmian per il Milan in Coppa Italia