Onana sbaglia, il Bayern batte lo United. Poker dell’Arsenal, il Real supera Bonucci solo al 94′

All’Allianz Arena finisce 4-3 dopo mille emozioni. Nel girone dell’Inter il Salisburgo vince in casa del Benfica, in quello del Napoli successo nel recupero per i blancos di Ancelotti contro l’union Berlino. Pari tra Siviglia e Lens e tra Galatasaray e Copenhagen

Francesco Calvi

20 settembre – MILANO

Serata di grandi emozioni in Champions League. Clamorose quelle che regala l’Allianz col Bayern che sfrutta la serata no di Onana (che papera sul primo gol) e batte il Manchester United 4-3. Incredibile il finale del Bernabeu dove il Real Madrid riesce ad avere la meglio sull’Union Berlino dell’esordiente Bonucci solo al 94′ col solito Bellingham. L’Arsenal ruggisce e demolisce 4-0 il Psv con 4 marcatori diversi. Tonfo interno del Benfica che – in 10 da inizio gara – ne prende due dal Salisburgo. Pareggi, infine, tra Siviglia e Lens (1-1) e tra Galatasaray e Copenaghen  (2-2) con rimontona finale dei turchi.

REAL MADRID-UNION BERLINO 1-0

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L’esordio dell’Union Berlino in Champions League coincide con quello nel club tedesco di Leonardo Bonucci, che al Bernabeu parte titolare nella difesa a tre. C’è dal 1’ anche Gosens, mentre il Real conferma Bellingham alle spalle di Rodrygo e Joselu. In avvio di gara proprio il centravanti spagnolo si fa notare con tre incornate, anche se non riesce a centrare la porta. Con il passare del tempo, la formazione di Ancelotti conquista metri e occasioni, però all’intervallo il punteggio è ancora fermo sullo 0-0. Nella ripresa Gosens manca l’appuntamento con lo 0-1, al 50’ Rodrygo calcia prima su Ronnow e poi sul palo. Da lì in poi i blancos prendono fiducia e assediano l’area avversaria: Joselu (ancora di testa) e Modric (dalla distanza) sfiorano il vantaggio, ma Ronnow devia in corner le loro conclusioni. Ci provano anche Rudiger, Rodrygo e Valverde, però il gol dell’1-0 arriva soltanto al 94’: il timbro decisivo è del solito Bellingham, al sesto centro stagionale, che segna a porta vuota sugli sviluppi di un corner.

GALATASARAY-COPENAGHEN 2-2

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Davanti ai loro tifosi, i turchi sfidano il Copenaghen puntando su un 4-2-3-1 ultra-offensivo. A centrocampo c’è l’ex Fiorentina Torreira, in avanti Icardi supportato da Ziyech, Mertens e Akturtoglu. Nella prima mezzora, gli ospiti soffrono ma tengono botta e, alla prima buona occasione, passano in vantaggio: al 35’ Elyonoussi sfrutta una torre in area per raccogliere il pallone e spedirlo alle spalle di Muslera. La freddezza dei danesi condanna Icardi&Co: al 58’ la difesa giallorossa si addormenta e il Copenaghen si ritrova con due uomini a tu per tu con Muslera. Ne approfitta Diogo Goncalves, che riceve palla in posizione centrale e sigla il 2-0. La partita cambia nel finale, con il Copenaghen in dieci uomini a causa dell’espulsione (per doppia ammonizione) di Kristiensen. Il Gala si lancia all’attacco e, nel giro di due minuti, pareggia i conti grazie ai guzzi di Tete. All’86’ il brasiliano serve a Boey il pallone dell’1-2, pochi istanti dopo timbra il 2-2 con un mancino al volo.

bayern-manchester united 4-3

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Kim da una parte, Hojlund e Onana dall’altra: il big match della serata vede protagoniste – anche in negativo – le ex stelle della Serie A. A Monaco di Baviera regna l’equilibrio fino alla mezzora, ma poi il Bayern si esalta sfruttando una papera dell’ex portiere dell’Inter. Al 28’ Sané scambia con Kane, calcia dal limite e segna l’1-0: il suo tiro è centrale e non irresistibile, però il camerunense se lo lascia sfuggire goffamente. Lo United crolla psicologicamente e i tedeschi non perdonano: passano 4 minuti e Musiala serve a Gnabry un pallone facile da spingere in rete per il 2-0. Le speranze degli inglesi si riaccendono al 49’, quando Hojlund sigla il 2-1 con una girata in area di rigore. Al 53’, tuttavia, il Bayern ristabilisce il doppio vantaggio: Eriksen tocca il pallone con la mano in area, Kane si presenta sul dischetto e fa 3-1. Nel finale arrivano tre gol: due li firma Casemiro, che segna prima con un tocco da terra e poi deviando una punizione di Fernandes, un altro il classe 2005 Mathys Tel, già autore di due reti con il Bayern in Bundesliga.

siviglia-lens 1-1

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Il Siviglia va subito avanti, il Lens lo recupera con una punizione di Fulgini. In Andalusia va in scena una sfida divertente, tra i campioni dell’ultima Europa League e i francesi, tornati in Champions vent’anni dopo l’ultima volta. Il gol che sblocca il match porta la firma di Ocampos, che all’8’ beffa Samba con un colpo di testa su calcio d’angolo. Al 24’ Fulgini pareggia i conti direttamente su punizione, superando Dmitrovic con un tiro sul suo palo. Il Siviglia cresce nell’ultima mezzora, sfruttando le giocate del neoentrato Lukebako, però non riesce a trovare i tre punti.

arsenal-psv 4-0

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Tutto facile per i Gunners di Arteta, che dopo otto minuti sono già avanti grazie al primo centro in Champions League di Bukayo Saka. L’esterno inglese va a segno con un tap-in dopo una respinta di Benitez e, al 20’, detta anche l’assist per il 2-0. Gabriel Jesus dà il via al contropiede, Saka avanza sulla destra e poi serve Trossard al limite dell’area. Il belga non sbaglia e, con il destro, spedisce il pallone nell’angolino basso. Gli inglesi sono ordinati in fase difensiva e bravi a pungere sulle fasce, il Psv non regge il confronto e si limita a cercare di evitare la goleada: il piano non funziona, perché al 37’ Jesus è da solo in area di rigore e realizza indisturbato il 3-0. Dopo l’intervallo il ritmo cala, ma l’Arsenal trova il poker con il suo capitano. Odegaard chiude la partita con una conclusione dalla distanza: il suo mancino a incrociare è imprendibile per Benitez.

benfica-rb salisburgo 0-2

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Nel primo quarto d’ora della sfida tra Benfica e Salisburgo, prossime avversarie dell’Inter, succede di tutto. Al 2’ Pavlovic viene atterrato in area, ma gli austriaci si affidano a Konate che, dal dischetto, spara alto. Joao Mario prova a suonare la carica per i portoghesi, al 12’ calcia in porta, però colpisce il palo esterno. Al 13’ un altro rigore per il Salisburgo: una conclusione di Simic sbatte contro la traversa, poi Antonio Silva tocca con la mano e si fa espellere. Stavolta, dagli undici metri, si presenta proprio Simic che non sbaglia. Il Salisburgo passa in vantaggio e la squadra di Schmidt si ritrova con un uomo in meno. La classe di Di Maria non basta per ristabilire l’equilibrio e, all’inizio della seconda frazione, Morato regala un pallone agli austriaci, che ripartono in velocità e raddoppiano con Gloukh.

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