Offresi Cristiano Ronaldo: tocca all’Atletico. Ma Simeone vorrebbe lo sconto

Tra il Cholo e CR7 c’è stima, gli spagnoli però non intendono pagare più della metà dello stipendio attuale di 29 milioni

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

19 luglio – Londra

A Madrid, sponda Atletico, lo sognano. A Lisbona, dove si sta allenando, sono convinti che possa tornare allo Sporting. A Manchester, o meglio a Melbourne, Australia, dove lo United oggi giocherà in amichevole col Crystal Palace, sono così convinti che alla fine resterà che Erik Ten Hag in una chiacchierata con la stampa inglese ha detto di essere pronto a lavorare con lui per le prossime due stagioni. Cristiano Ronaldo per ora resta un rebus, un fenomeno lontano dalla sua squadra con tanta voglia di cambiare aria.

atletico

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L’ultima voce è arrivata dalla Spagna. Più un sogno, per ora, che una solida realtà, visto che l’Atletico ha parlato con Jorge Mendes, l’agente del portoghese che l’ha proposto a mezza Europa, e timidamente sondato il terreno con lo United (a cui Cristiano è legato da un altro anno di contratto) fermandosi al “non è in vendita” della versione ufficiale. Tra Simeone e CR7 c’è stima reciproca, l’Atletico nella prossima stagione giocherà in Champions, condizione necessaria per Ronaldo per cambiare squadra, e Madrid è una città che conosce bene. Per l’Atletico però la parte economica dell’affare resta un problema al momento difficile da risolvere, sia a livello di offerta per lo United che di contratto per il 37enne portoghese, che nel 2022-23 è a libro paga per 29 milioni di euro e che pare disposto a concedere uno sconto pur di lasciare Manchester ma non a dimezzarsi lo stipendio. L’Atletico sembra avere comunque intenzione di provarci, anche se ha già cinque attaccanti e sta cercando di cederne uno. Quando hai la possibilità di mettere le mani su un fenomeno generazionale come Cristiano, però, sono convinti al Wanda Metropolitano, devi fare di tutto per provarci. Ed è quello che l’Atletico sembra intenzionato a fare.

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L’unico commento di Ronaldo nelle ultime settimane è il “Fake” con cui su Instagram ha bollato il post di una tv portoghese che suggeriva che il suo ritorno allo Sporting, il sogno di mamma Dolores, fosse cosa fatta. CR7 è effettivamente nella capitale portoghese, ma per risolvere quei problemi familiari che ufficialmente gli hanno impedito di rispondere alla convocazione dello United e per allenarsi. Ten Hag, il nuovo tecnico dei Red Devils, ha invece parlato più volte del caso Ronaldo mantenendosi fedele alla linea della società: il portoghese è la stella dello United e lo sarà anche nella prossima stagione. E forse pure nel 2023-24, visto che ha un’opzione per prolungare il contratto. «Non so quando tornerà con noi ma so che si sta allenando: sappiamo tutti che è un professionista esemplare e che sarà in forma» ha detto il tecnico, confermando di non aver più parlato con CR7 ma di essere convinto che Ronaldo resterà. E che si adatterà al suo stile di gioco. “Voglio giocare in un certo modo, uno al quale un top player può certamente contribuire. E Ronaldo è il nostro top player”.

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Nonostante le certezze di Ten Hag, il futuro di CR7 resta un rebus. Lui ha ancora voglia di giocare in Champions (e per questo ha detto no ad una faraonica offerta da 300 milioni in due anni per giocare in Arabia), ma una dopo l’altra Barcellona, Bayern, Psg e Chelsea si sono tirate indietro. Se non funzionerà nemmeno con l’Atletico, restare allo United e accontentarsi dell’Europa League (magari senza il taglio del 25% dello stipendio previsto per la mancata qualificazione alla Champions) potrebbe essere la sua unica opzione. Per mancanza di alternative, più che per volontà.

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