Niente Nazionale per Zaniolo, i tifosi romanisti: “Meglio così”. Ma pungono Mancini

Il c.t. non ha convocato l’attaccante per “scelta tecnica”, specificando che il gestaccio di domenica non è collegato. In rete però molti ricordano quando nel 2016, da allenatore dell’Inter, fece il dito medio ai tifosi del Milan…

Tutti compatti dalla parte di Nicolò Zaniolo. I tifosi della Roma, principalmente, ma per certi versi anche quelli di altre squadre che non hanno gradito troppo le frasi di Roberto Mancini in merito al gestaccio del romanista contro i tifosi della Lazio. Ora, Zaniolo, ha detto lo stesso c.t., non è stato convocato “per scelta tecnica” e questo ai romanisti non dispiace: “Sta qui, si allena e si riposa. Tra lui e Spinazzola siamo usciti con le ossa rotte dalla Nazionale, nel vero senso della parola”. Il gesto, con multa, al termine del derby non c’entra nulla. Però Mancini ha ricordato a Zaniolo che sarebbe meglio evitare certi atteggiamenti e il popolo dei social ha sentenziato che “lui non può parlare. Si ricordi il suo, di gesto”. Il riferimento è al dito medio che nel 2016, da allenatore dell’Inter, Mancini fece ai milanisti scendendo le scalette di San Siro: “E non era neppure un ragazzino di 22 anni come Nicolò”, uno dei commenti più frequenti su Twitter.

Resta a casa

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In tanti, pur sapendo quanto Zaniolo tenga alla maglia azzurra (non lo ha mai nascosto, così come non ha mai nascosto che Mancini è stato il primo a credere in lui, precedendo anche Di Francesco) sono contenti che Zaniolo “sia rimasto a casa. Dopo l’infortunio, adesso che sta trovando la forma, si può allenare in pace a Trigoria per due settimane”. Nicolò, ormai, ha capito perfettamente che ogni cosa che lo riguarda fa notizia, per questo, per quanto dispiaciuto, ha accettato la decisione di Mancini senza battere ciglio. Come il c.t. cinque anni fa, quando in merito al dito medio disse: “Mi stavano dicendo di tutto”, Zaniolo pensa di aver risposto a continue provocazioni nei confronti suoi e della famiglia, costanti durante tutto il derby. Crescendo, probabilmente, imparerà a smussare anche questo lato del suo carattere: “Ma Zaniolo – la domanda di un tifoso su Twitter – oltre ad essersi infortunato gravemente due volte ed essere un tesserato della Roma, cosa ha fatto per essere attaccato da tutti in questa maniera?”.

Scudo

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Molti tifosi pensano, un po’ come succedeva con Totti i primi anni della carriera, di dover fare da scudo al ragazzo, che infatti è sempre quello più applaudito all’Olimpico e più amato, soprattutto dai bambini. Forse, nelle sue parole, Mancini faceva riferimento anche a questo essere simbolo per le nuove generazioni, forse voleva dargli semplicemente un consiglio ma, tra radio e social, da ieri è difficile trovare un romanista che abbia apprezzato le parole del commissario tecnico. “Lasciate in pace Zaniolo”, uno dei commenti più ricorrenti. E c’è persino chi propone di dedicargli uno striscione di solidarietà.

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