Niccolò Bonifazio vince in volata la seconda tappa del Giro di Sicilia. Sprint sontuoso al traguardo di Vittoria

Niccolò Bonifazio seconda tappa vinta al Giro di Sicilia. Il piemontese Niccolò Bonifazio, 29 anni, uomo jet del Team belga Intermarche’-Circus-Wanty, ha vinto in volata la seconda tappa del Giro di Sicilia tagliando il traguardo di Vittoria con uno sprint potente, devastante, vecchia maniera. Ha fatto tutto da solo, senza il rituale “treno” preparatorio. È partito lungo ai 400 metri. Ai 300 ha tirato fuori tutti i cavalli del suo poderoso motore ed ha preceduto nettamente Albanese, l’unico che poteva guastargli la festa.

Tappa accesa, solo nel finale

Seconda tappa, da Canicattì a Vittoria di 193 km con un solo Gpm (Mazzarino, solo 3,4 km al 3,6%). Partenza alle 10.51 . Dopo mezz’ora allungano in nove, sei sono italiani tra cui il Nazionale Ciuccarelli, classe 2000. È la fuga di giornata. Dopo 90 km. i battistrada sono sempre al comando con un vantaggio di 2’30” ; Astana e Uae Emirates guidano il gruppo. Ai -80 km il vantaggio sale a 2’40”. Venti km dopo  è sceso a 2’20”. Superate le tre ore di corsa, la media è attorno ai 40 km/h. Il gruppo a questo punto decide di rosicchiare il gap. A 50 km dalla linea d’arrivo  il vantaggio dei nove fuggitivi  scende a 1’30”. Comincia un’altra corsa. Pare.

Ultimi 40 km, gruppo all’attacco

I fuggitivi conservano lo stesso margine. I cambi sono (quasi) regolari. Dietro due in particolare le squadre che pilotano la caccia: Astana ed Eolo. La Uae controlla. Ma ai -30 km il ritardo del plotone è sceso a 53”. Prime crepe nel drappello dei battistrada che perdono un pezzo (Bergagna). Ma resistono. Ai -20 km il gap è sceso a 49” ma il gruppo continua a limare. Superate le 4 ore di corsa. La tensione inevitabilmente aumenta. Ai -15 il margine dei fuggitivi è ulteriormente calato, Il gruppo è scatenato. Il ricongiungimento (faticoso)  avviene ai -10,3 con quattro soltanto; in testa resta un ostinato   quartetto. Gruppo compatto ai -7 km. Comincia la bagarre. Si preparano i “treni” per gli uomini jet. A 300 metri apre il gas Bonifazio, si ingobbisce nello sforzo titanico, nessuno gli resiste e vince nettamente. Dice subito dopo: “Tutto perfetto. Ho trovato la posizione  e mi è andata bene”.

Ordine di arrivo

Primo Bonifazio in 4h28’37”, secondo Albanese, terzo Quick Blake, quarto Fiorelli, quinto Caruso. A seguire D’Amato (6), Scott (7), Hodeg (8), Motta (9), Portsmouth (10).

Classifica generale

Primo il neozelandese Fisher-Black. A seguire Albanese (+6”), Ulissi (+14”), Caruso (+18”), Pesenti, Conti, Goossens, Calzoni, Lutsennko, Colleoni.

Terza tappa (giovedì 13 aprile)

Da Enna a Termini Imerese di 150 km. Frazione di media montagna che fa da antipasto al gran finale di venerdì. Prima parte molto mossa con un GPM a 1.120 metri (Portella di Bafurco). Scollinamento a 80 km dall’arrivo. Quindi una lunga discesa fino al traguardo di Termini, comune della città metropolitana di Palermo.

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