Napoli, show all'aeroporto: in diecimila in delirio! E Osimhen sale sul tetto del bus FOTO E VIDEO

NAPOLI – Diecimila anime perse d’amore, diecimila cuori azzurri e una chioma color oro che brilla nel cielo di Napoli. Napoli campione, quasi tricolore: manca ancora un pizzico per raccontare ufficialmente il terzo scudetto atteso per 33 interminabili anni, eppure la città ha già cominciato a fare festa dopo la vittoria con la Juve. E che festa: un mare di tifosi, a celebrare il ritorno della squadra da Torino all’aeroporto di Capodichino. Uomini, donne, famiglie, bambini, gruppi organizzati: in diecimila, dicevamo. Gioia incontenibile, fuochi d’artificio, fumogeni rossi e blu, petardi, bandiere, megafoni, tamburi, trombe, cori: la gioia pura in un viale pieno di persone che si aprono in due ali quando dal cancello d’ingresso dell’aeroporto militare spunta il bus della squadra. Sono le 2.45: “Vinceremo il tricolooor”. Una curva immensa, uno stadio infinito e poi lui: Victor Osimhen. Il capo dei tifosi con la chioma dorata: all’improvviso sbuca dal tettuccio del pullman per cantare con il popolo e Napoli esplode.

Osimhen re della festa del Napoli

E allora, la festa-scudetto è già iniziata: spontanea, bella, ordinata. Gli uomini delle forze dell’ordine spiegano poche regole e poi si mettono a guardare lo spettacolo: gestione impeccabile, clima straordinario. L’aereo azzurro atterra intorno alle 2.20 senza qualche giocatore e senza Spalletti: lui è andato a Milano, dalla sua famiglia, direttamente da Torino. Peccato: si godrà l’incoronazione ufficiale. Sul pullman ci sono Di Lorenzo, Elmas, l’eroe dello Stadium di nome Raspadori, Anguissa, Olivera, Kim, Lobotka, Zielinski, Kvara e Osi. I gemelli scatenati: riprendono le scene mentre i fuochi illuminano Capodichino e poi si mescolano alla gente quando parte la lenta marcia sul Viale Umberto Maddalena. Così: comincia Victor, che tra l’altro aveva anche sparato raffiche di dirette Instagram (“Saremo presto campioni, nessuno lo merita più dei napoletani“, dice); e in un clic trascina Khvicha, impegnato a fare selfie ricordo; il capitano, Elmas e gli altri. Il tetto del bus diventa una terrazza con vista sui tifosi, gli striscioni e le bandiere: si balla, si canta tutti insieme.

Napoli, questa volta è realtà

Squadra felice e vincente, città in delirio. Dopo un’ora, intorno alle 3.20, il pullman imbocca la tangenziale in direzione Castel Volturno: e all’esterno del centro sportivo sono più o meno cinquecento i tifosi in attesa. La lunga notte dello scudetto è cominciata prima ancora di cucire sulla maglia l’ultimo lembo: “E’ troppo tardi per fallire“, dice Osi in diretta. E’ troppo presto per andare a dormire: il 22 aprile 2018, cinque anni e un giorno fa, un gol di Koulibaly segnato a Torino con la Juve quasi allo stesso minuto di quello di Jack illuse il Napoli di poter scippare il titolo di campione ai bianconeri. All’epoca fu appena un sogno: questa volta, invece, è realtà.

Osimhen re di Napoli: il suo show sul bus!

Guarda il video

Osimhen re di Napoli: il suo show sul bus!

Napoli, in migliaia a Capodichino per la squadra: è già partita la festa scudetto!

Guarda la gallery

Napoli, in migliaia a Capodichino per la squadra: è già partita la festa scudetto!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Cori razzisti, 171 Daspo per Juve-Inter. E la curva rischia recidiva! Successivo Ecco quando il Napoli può vincere lo Scudetto: la data possibile