Napoli-Pro Vercelli: quando si gioca, dove vedere l’amichevole, orario e diretta Tv

L’amichevole Napoli-Pro Vercelli si giocherà sabato 24 luglio alle 17.30. La partita, purtroppo per i tifosi partenopei e non solo, non si potrà vedere in diretta su nessun canale.

Napoli, la conferenza stampa di Luciano Spalletti

“Gli applausi della squadra per i tifosi? Dobbiamo essere sempre riconoscenti a chi ci supporta. Soprattutto se spendono le loro ferie per motivarti e stimolarti anche lontano da Napoli. Abbiamo bisogno del calore dei nostri tifosi. Dobbiamo guadagnarci però il loro affetto.”. Sono le parole nella prima conferenza stampa dal ritiro di Dimaro di Luciano Spalletti. Il nuovo tecnico del Napoli ha risposto alle domande dei giornalisti su diversi temi, dai primi giorni con la squadra al mercato.

Le prime domande sono per l’atteggiamento che Spalletti vuole dal suo Napoli: “Voglio riuscire ad infondere fiducia nei calciatori. Bisogna portare un messaggio chiaro e riuscire a consegnarlo a tutti i compneneti della squadra. Poi bisogna creare qualcosa che sia stimolante per i calciatori, fare in modo che si riconoscano in qualcosa. Le qualità più importanti sono quelle dei calciatori. Ci vogliono calciatori bravi a giocare nella trequarti avversaria. Con uno come Osimhen davanti le altre squadre andranno a creare densità e traffico nella loro metà campo. La qualità dei calciatori è quella che fa la differenza, gli allenatori vengono di conseguenza.”. Sui primi giorni di allenamento, con una squadra che ha ancora tantissimi assenti per via degli Europei: “È ancora presto per tirare le somme. Mancano molti campioni. Quelli che sono qui invece hanno confermato le qualità che conosciamo un po’ tutti. Aspettiamo di avere tutto il gruppo a disposizione.”. Sempre su Osimhen: “Sarà un nostro punto d’appoggio, un punto di forza per questa squadra. E’ un calciatore completo sotto tutti i punti di vista. Oltre ad avere queste qualità del campione, di quello che sa far gol, ci mette anche altre cose, soprattutto il battersi per i compagni di squadra. Diventa una evidenza importantissima per il resto del gruppo. Se comincia lui è più facile seguirlo, lo vediamo tutti lì davanti. Ha ancora qualche punto dove dover migliorare secondo me. Io devo stimolarlo e farlo lavorare in questi punti. Lui non fa una piega dinanzi al lavoro, crea disponibilità ed esegue.”.

Napoli, Spalletti: “Insigne? Ci ho parlato al telefono e…”

Tante domande su Lorenzo Insigne, con il capitano del Napoli che ha ancora in sospeso la questione sul rinnovo: “Io con Lorenzo ho parlato una volta per telefono e poi gli ho fatto i complimenti un’altra volta. Mi è sembrato il capitano che immaginavo da fuori. Sul contratto volete trovare dei problemi a tutti i costi. Noi abbiamo di fronte il capitano del Napoli che sappiamo chi è ed il presidente del Napoli che è un imprenditore. Sono due persone forti che avranno il tempo di guardarsi negli occhi ed andare al sodo. Facciamo tornare Lorenzo, il presidente ci parlerà e tutto sarà più chiaro.”.

Sul modulo del suo Napoli: “Voglio un Napoli che possa creare sorprese per gli avversari. Il 4-2-3-1 dà equilibri in entrambe le fasi. Il 4-3-3 invece è molto simile, basta spostare il vertice. Nella fase di possesso bisogna fare qualcosa in più. L’Italia, ad esempio, ha fatto qualcosa di diverso. I migliori club europei ormai riescono a sfruttare tutta la lateralità del fronte offensivo della propria squadra e della difesa avversaria. Dentro ci sono giocolieri che si sostituiscono nei ruoli, il nocciolo sta proprio lì. Non dobbiamo sostare sulla linea difensiva. La nostra filosofia di gioco? Quando la squadra va ad attaccare davanti i centrocampisti devono seguire gli attaccanti per pressare. A loro chiederò tanti chilometri. Sono loro che portano a casa i numeri più importanti sui chilometri fatti. Di solito un calciatore ne fa 10-11 km. Naturalmente il centrocampista essere sempre a disposizione, sempre connesso. Non è dietro il pallone, è dentro il pallone. Demme riesce ad essere così, Elmas pure. Sono disponibili alla corsa e a dare una mano lì dove c’è bisogno. Sono lì disponibili sempre e questa è un po’ la caratteristica di tutta la squadra. Lobotka e Gaetano? Sono due calciatori diversi. Il primo mi fa piacere vederlo, lo avevo già osservato quando ero all’Inter. Gaetano è un talentino, c’è ancora da valutare. Lui vuole giocare da trequartista ma può essere anche quello che costruisce dal basso. E’ delizioso sotto l’aspetto della tecnica.”.

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