Napoli, la polemica corre sul web. E Insigne fa mea culpa

Il day after del Napoli è complicato. La sconfitta subita dallo Spezia non solo brucia la clamorosa possibilità di avvicinarsi alla vetta, ma inserisce vecchi dubbi nella mente sulle risorse reali di questa squadra.

Il capitano

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Insigne fa mea culpa, i social cominciano a criticare aspramente Gattuso, mentre un ex come Renica se la prende con la società. A due settimane dalla Supercoppa contro la Juve non il miglior modo di arrivarci. Il capitano Insigne dopo la partita: “Faccio fatica a parlare perché dispiace. Ci abbiamo messo il cuore, ma non è bastato. È stata una gara complicata fin dall’inizio, non siamo riusciti a portare il risultato a casa. Non dobbiamo abbatterci, fra tre giorni possiamo rialzare la testa. Vogliamo andare a Udine e fare risultato. Oggi è mancata cattiveria sotto porta. Lo Spezia ha fatto pochi tiri in porta. Per vincere bisogna buttare la palla in rete ed oggi non ci siamo riusciti. Dobbiamo rialzare la testa”. Quello del capitano è un mea culpa visto che ha concluso 11 volte verso la porta e almeno in 3 occasioni era solo davanti al portiere.

Ira social

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Contro Gattuso ma non solo. Al tecnico si rimprovera di non avere un gioco e di aver sbagliato a schierare Lozano centravanti. Nessuno considera che da tempo il Napoli ha fuori i suoi più forti attaccanti: Mertens (a proposito a Udine potrebbe rivedersi almeno in panchina) e Osimhen. Del resto una brutta sconfitta, con la relativa bruciante delusione, non aiuta i tifosi ad analisi più approfondite. Insomma il Metodo Gattuso convince meno e c’è addirittura chi invita De Laurentiis a cacciarlo, o quantomeno a non rinnovargli il contratto.

L’attacco di Renica

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Alessandro Renica, difensore azzurro di epoca maradoniana, su Facebook attacca senza mezzi termini la società per gli attuali risultati, e sulla scelta di lasciar fuori Milik: “Complimenti a questa dirigenza che rovina il lavoro egregio fatto da Gattuso e il suo staff… serata da incubo (non puoi sbagliare tutti quei goal) era evidente già nei numeri che mancava un centravanti con forte personalità lo sto dicendo da 2 mesi… poi per carità le critiche ci stanno tutte ma quando un allenatore ti mette 20 volte davanti al portiere il suo lo ha fatto e la serie A è questa, spietata cinica se sbagli vieni punito… qui i responsabili sono Giuntoli e il presidente che hanno attaccanti forti e non li utilizzano… che peccato rovinare una squadra così veramente mancano dirigenti che conoscono il calcio…”.