Napoli, anche i big ora rischiano: nessuno è intoccabile

Il giorno dopo è il primo giorno di una vita nuova: la speranza è questa. E Francesco Calzona detto Ciccio, l’allenatore del Napoli che lunedì ha provato a scuotere gli uomini che giocano nel Napoli spiegando che non esistono intoccabili, crede fermamente in questa prospettiva esattamente come crede nella missione chiamata Europa. La storia è molto complessa, delicata, piena di contraddizioni in linea con la stagione degli ormai ex campioni d’Italia; ora anche ufficialmente dopo il trionfo dell’Inter. Una successione consacrata lunedì, poche ore dopo il confronto tra Calzona e i giocatori andato in scena al centro sportivo di Castel Volturno: il tecnico ha dettato al gruppo una serie di regole di base da osservare e seguire pedissequamente nelle settimane di lavoro che separano dalla fine del campionato, e poi ha chiesto un’inversione di tendenza. Vuole vedere un atteggiamento nuovo di zecca in campo e confida in una striscia di risultati completamente diversi, rispetto a tutto quanto è accaduto nelle ultime due partite con il Frosinone e soprattutto l’Empoli. Ha stuzzicato le anime e gli orgogli. Ha affrontato il discorso del ritiro prolungato paventato da De Laurentiis dopo la sconfitta di sabato al culmine della rabbia e della delusione; e ha annunciato che la squadra si ritroverà in hotel da venerdì, a due giorni dalla sfida con la Roma. E poi ha diretto due sedute di allenamento, prettamente concentrate sulla parte atletica e fisica. Mens sana in corpore sano.  

Napoli, parola al campo 

Il Napoli, insomma, sta provando a tirarsi su per l’ennesima volta e Calzona ha scelto il lavoro. Le regole e il lavoro. Il gruppo, del resto, è piena di talento ma evidentemente svuotato, psicologicamente in sofferenza molto più che fisicamente. Domenica, dicevamo, arriverà la Roma, reduce dalla sconfitta con il Bologna all’Olimpico ancora lunedì, giorno evidentemente pieno di congiunture astrali, rimediata in coda al trionfo contro il Milan nei quarti di Europa League. I giallorossi, tra l’altro, domani dovranno tornare in campo a Udine per giocare i 18 minuti residui della partita con l’Udinese di Cannavaro, quelli sospesi per il malore accusato da N’Dicka: fatica su fatica. E ciò significa che il Napoli troverà un avversario inevitabilmente affaticato, di certo più stanco perché maggiormente impegnato nel corso di una settimana a dir poco frenetica.  

Nessun intoccabile 

Per quel che riguarda la formazione, Calzona potrà scegliere con più agio e serenità pescando da un elenco pieno di opzioni e soluzioni: Olivera ha smaltito l’infortunio di Monza e sarà convocato, mentre Rrahmani e Mario Rui saranno disponibili dopo aver scontato il turno di squalifica. Non resta che scegliere. Secondo i nuovi principi, certo: il tecnico non riconoscerà più gli intoccabili, domenica giocherà chi sarà ritenuto maggiormente in condizione e chi avrà vissuto meglio la settimana. Punto. A capo. Buon lavoro a tutti. 

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