Morata rompe il silenzio: “Le critiche non fanno mai piacere. Se gioco male, non dormo”

La “Roja” si gioca moltissimo. E fa quadrato intorno ad Alvaro Morata

La vittoria della Svezia sulla Slovacchia complica e non di poco la situazione della Spagna e della Polonia. Non vi sono alternative alla vittoria. La “Roja” si gioca moltissimo. E fa quadrato intorno ad Alvaro Morata. Sfiduciato dal pubblico, che non ha digerito gli errori contro la Svezia, ma difeso pubblicamente sia dai compagni di squadra sia da Luis Enrique.

DIFESO – In conferenza stampa, come riportato da AS non ha lasciato spazio alle interpretazioni, fornendo un chiaro indizio. “Contro la Polonia si inizia con Morata e atri 10”. Parole significative, che indicano quanto sia alto il livello di fiducia riposto nell’attaccante della Juventus, catapultato in un altro mondo. Quanto amato dai tifosi bianconeri, quanto discusso in Spagna. Luis Enrique lo ha coccolato ma anche responsabilizzato. Contro la critica, continua a insistere sul bianconero. Se non dovesse passare alla cassa, le critiche saranno feroci. Ne è consapevole lo stesso Morata che ha rotto il silenzio dopo diverso tempo.

APPREZZAMENTO  – L’attaccante ha evidentemente apprezzato le parole del commissario tecnico. Ed è assolutamente convinto di poter ripagare la fiducia concessagli. Anche le sue parole sono riprese da AS: “La squadra sta molto bene. E ci stiamo allenando con grande impegno. Veniamo da un ottimo lavoro, siamo perfettamente consapevoli di cosa serva per vincere e cercheremo di farlo in campo. Sono contento, ovviamente, delle parole di riguardo che hanno avuto il mister e i compagni. Darò tutto quello che ho dentro”.

FISCHI – Non basterà scendere in campo concentrato. Probabilmente gli servirebbero… dei tappi per le orecchie. Morata è consapevole che la sua partita sarà vivisezionata. E giudicata con occhio severo. “Si può immaginare quanto diano fastidio i fischi ma in realtà non mi toccano più di tanto. Non è un grande problema se mi fischiano, vi sono delle situazioni che a volte non si capiscono o non si conoscono. Io, per esempio, sono il primo peggior critico di me stesso. E quando non gioco una buona partita non ci dormo la notte. L’importante, però, è che abbia una nuova possibilità. Sono assolutamente motivato. Chi mi conosce sa cosa significhi per me indossare la maglia della nazionale. Chiedo ai tifosi si sostenerci, dobbiamo vincere. Il nostro obiettivo è arrivare in fondo alla competizione”.

Precedente Euro Strike 2020: oscurati oltre 600 siti di live streaming illegali Successivo Una vita in rosanero: Mario Santana dice addio. Ma resta al Palermo