Monza, sfuma al 92′ la vittoria per Berlusconi. L’Udinese si salva su rigore

Gol ed emozioni nella prima partita di A della domenica. Avanti i friulani con Lovric nel primo tempo, ribaltone brianzolo con Colpani e Rovella. In pieno recupero la rete del pari definitivo

Dal nostro inviato Francesco Velluzzi

8 aprile – Udine

La dedica era già pronta. Per Silvio Berlusconi, ma il secondo colpo del Monza alla Dacia Arena di Udine è sfumato al fotofinish per una clamorosa ingenuità di Andrea Petagna, peraltro triestino, che ha spinto quasi senza motivo Nestorovski proprio all’ingresso dell’area causando il rigore che Beto ha trasformato nel recupero. Così Udinese e Monza si spartiscono un punto (2-2) che non serve a nessuno. Si spartiscono anche i tempi: uno a testa. Il primo dominato dai friulani, il secondo dai brianzoli che nei primi 11 minuti della ripresa hanno impresso una grossa accelerazione e ribaltato il vantaggio iniziale di Lovric con i botti di Colpani e Rovella, forse il migliore dei suoi a dimostrazione che nella Juve del futuro potrà esserci davvero spazio per lui. E’ una partita che si chiude tra tanti dubbi, soprattutto da parte degli ospiti che lamentano più un rigore non dato da un incerto e insufficiente Massimi (Becao su Valoti) nel primo tempo (al 10’) che quello che gli ha negato la vittoria nel finale.

La sfida

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Ci sono ventimila persone alla Dacia Arena. Merito della promozione del club che ha messo i biglietti a 5 euro per gli Under 18. Mossa che vince sulla vigilia pasquale, sulla giornata non splendida, sull’orario. Sottil non ha tante alternative, privo di Pereyra. La formazione è quella prevista con Samardzic e Lovric nel ruolo di mezzala a piede invertito. Palladino opta per una soluzione non preventivata per l’attacco con Valoti supportato da Colpani e Sensi. I centravanti sono in panchina. Come Marlon al quale viene preferito Antov. Che, però soffre, dal suo lato, troppo Udogie e quindi presto si scambia di posizione con Izzo che rimedia un giallo sacrosanto per un brutto intervento su Success. La partita ristagna in avvio, tranne un dubbio che resta, perché al 10’ Becao cintura con troppa energia Valoti, ma Massimi la pensa diversamente fischiando punizione per l’Udinese. I rossi brianzoli protestano allo stesso modo in cui Becao ha cinturato Valoti. Per il resto le squadre non forzano e il Monza che non sembra aver quel furore che aveva annunciato Palladino alla vigilia da dedicare a Silvio Berlusconi. E, infatti, al primo errore, di Sensi che perde palla, al 18’ i bianconeri partono con Beto che serve Walace che alla perfezione manda nel corridoio Lovric sulla profondità. Lo sloveno va all’uno contro uno con Di Gregorio e non perdona: 1-0. Ma Lovric (quarto gol dopo Roma, Spezia e Inter) non è sazio e dopo 5’ costringe Di Gregorio a deviare in angolo. Al 27’ stessa cosa: Lovric calcia, il portiere del Monza rimedia in angolo. La reazione del Monza non si vede proprio se non con un tiro da fuori dell’ex Pablo Mari e una buona occasione vicina all’area piccola che Ciurria spreca in malo modo. L’unico intervento, pregevole, Silvestri lo compie di piede su Colpani. Ma la squadra di Palladino sembra decisamente sottotono.

Secondo tempo

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Si riparte e, visto che siamo sotto Pasqua, ecco la sorpresa: Rovella duetta con Carlos Augusto che crossa, Valoti la sfiora ma al centro c’è Colpani che al volo con Bijol immobile colpisce benissimo: 1-1. La partita si agita, è viva, ne fa le spese Antov che viene ammonito. Ma al 12’ il Monza passa, Sensi, sul quale Bijol non interviene, manovra sulla destra e pesca Rovella che approfitta di Becao che non ci arriva e di Ehizibue che non fa la diagonale e insacca, meritatamente perché la sua è una gran partita. Sottil prova la mossa che tutta Udine desidera: dentro Pafundi al 23’ per Samardzic. Qualità per qualità. Ma Success resta in campo, in una sorta di 3-4-1-2. Il ragazzino (2006) amato dal ct Roberto Mancini ha numeri, tanti. Ma è molto leggero. Però la cosa più pericolosa la crea lui con un gran lancio in profondità per Beto sul quale Di Gregorio esce di piede fuori area. Ne fa un altro simile per Nestorovski appena entrato. E il macedone ha il merito di procurarsi il clamoroso rigore al 90’. Quando Petagna quasi al limite dell’area gli frana ingenuamente addosso. Massimi non ha dubbi e indica il dischetto. Con il recupero (6’) ancora da ufficializzare. Beto trasforma fa 2-2 e raggiunge la doppia cifra. L’Udinese rimedia incredibilmente una partita ormai persa.

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