Milan, Pioli: “Scudetto? Troppo presto. Theo e Kessie disponibili”

MILANO – Il Milan, archiviato il successo per 4-2 al Dall’Ara contro il Bologna, è chiamato a rispondere presente nel match del turno infrasettimanale in programma martedì alle 20.45 al Meazza contro il Torino. I rossoneri guidano la classifica della Serie A insieme al Napoli con 25 punti. Otto vittorie un pareggio, quello in casa della Juve, è questo il bottino racimolato fin qui dal Diavolo. Una partenza sprint per Ibrahimovic e compagni, che vogliono fare sul serio e tornare a lottare per lo scudetto che dalle parti di Milanello manca dal 2011. Di fronte ci sarà un Toro reduce dalla vittoria per 3-2 contro il Genoa. Juric dovrà fare a meno di Ansaldi, fuori per infortunio al 72′ della gara contro il grifone. Per l’argentino si tratta di una lesione al bicipite femorale della coscia destra, un guaio serio che dovrebbe tenerlo fuori per circa un mese. Pioli ha presentato così la partita contro il Torino:  “Dobbiamo essere più attenti e compatti, comunicare meglio: per vincere le partite è importante subire pochi goal, anche se abbiamo le qualità per segnarne sempre uno in più dell’avversario”.

Ibrahimovic protagonista in Bologna-Milan: assist, autogol e gol

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Pioli sul Torino

Parlando della squadra di Juric, il tecnico rossonero ha ammesso: “Mi aspetto un Torino battagliero e aggressivo, che vuole essere propositivo e mi aspetto una partita difficile. Belotti non so neanche se giocherà, ma sappiamo che sarà una gara difficile. Pobega sta facendo molto bene, ha le caratteristiche adatte per Juric. Sta continuando il suo percorso di crescita che è in continuo sviluppo. Gli impegni sono tutti di alto livello. La competitività è alta. Juric sta facendo un grande lavoro e sono tutti esami da superare per noi, ma da qui a dire che sia un bivio decisivo non credo perché siamo troppo lontani. Sono comunque tappe importanti e noi proveremo a vincere. Le difficoltà sono simili al Verona. Ci sarà da battagliere e da giocare bene dal punto di vista tecnico, dovremo essere bravi a muoverci senza dare punti di riferimento perché loro vengono a prenderti quasi a uomo”.

Milan, le parole di Pioli in conferenza stampa

A chi parla di scudetto Pioli risponde: “È troppo presto: 9 giornate sono niente. I tifosi è giusto che siano orgogliosi e contenti della squadra, però adesso pensiamo a domani e poi penseremo alla prossima. I livelli sono molto simili, gli avversari molto forti e ci sta perdere qualche punto negli scontri diretti. Credo che vincerà il campionato chi non perderà punti nelle altre partite: dovremo essere molto lucidi domani nelle scelte. Ibra e Giroud insieme? Stiamo parlando di due partite particolari, le gare cambiano. Abbiamo altre caratteristiche da poter sfruttare: quando c’è bisogno di più fisicità e di esperienza c’è anche la possibilità di schierarli. Oliver e Zlatan non sono al 100%, ultimamente giocano e basta e si allenano poco, dovranno trovare continuità. Non siamo stati all’altezza soltanto a Porto e ci è dispiaciuto – continua –. Nelle altre partite abbiamo trovato difficoltà normali; ci si dimentica degli avversari che si affrontano, ma perché sono forti come il Torino domani. Dobbiamo essere una squadra matura, poi è normale che si può fare sempre meglio: non pensiamo solo al risultato, ma sempre a come migliorare la situazione. Siamo la miglior squadra d’Europa in trasferta. Significa che abbiamo idee a prescindere da dove giochiamo: facciamo il nostro calcio ovunque. Riuscire a mantenere questi numeri in trasferta sarebbe qualcosa di veramente incredibile”. Sugli arbitraggi discussi: “Bisogna partire dalla base che gli arbitri siano sempre in buona fede e di conseguenze devi accettare questa situazione. Mi interessa vedere uniformità nelle partite: il regolamento è uno, poi ogni arbitro ha il suo modo di arbitrare, ma mi interessa che ci sia uniformità nei 95 minuti”.

Pioli su Kessie, Theo Hernandez e Tatarusanu

Pioli si sofferma poi sui singoli: “Theo se oggi si allenerà potrà far parte della partita, non credo dall’inizio. Kessie è disponibile. Tatarusanu sta crescendo. È chiaro che per un portiere spesso inattivo è difficile. Antonio (Mirante ndr) è un po’ in ritardo di condizione, ma Tatarusanu ha la nostra fiducia e non c’è dubbio sulla sua presenza. Kessie trequartista? Da inizio partita non credo, sia Krunic che Maldini possono far bene quel ruolo. A partita in corso, però, è una soluzione che si potrà affrontare”. Sulla posizione di Ibrahimovic: “Non conta chi abbiamo tra le linee, ma dobbiamo starci. Abbiamo fatto un ottimo movimento nella prima espulsione del Bologna. Dobbiamo avere giocatori tra le linee, giocatori in profondità e aperti: se non sono sempre gli stessi, poi, significa che siamo ancora un po’ più imprevedibili”. Poi conclude: “L’ulteriore step da fare è arrivare fino in fondo. L’anno scorso ci è mancato qualcosa a livello di continuità, abbiamo avuto un momento in cui sono calate le nostre prestazioni dal punto di vista tecnico. Più in alto di tutti ci arrivano chi hanno continuità, chi non fa passi falsi, chi vince anche quando non si gioca bene: credo che lo step da fare sia questo. Quando giochiamo bene, non dico sia facile, ma le abbiamo vinte bene, quando non riusciamo a giocare bene dobbiamo dare tutto fino alla fine sapendo di avere la qualità per vincere le partite”.

Milan, Theo Hernandez negativo al tampone

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Milan, Theo Hernandez negativo al tampone

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