Milan, in arrivo Thiaw: l’identikit del difensore dello Schalke 04

Il lungo inseguimento del Milan al difensore centrale destinato a completare il pacchetto che già comprende i titolari Fikayo Tomori e Pierre Kalulu e la “chioccia” Simon Kjaer sta per essere coronato con l’acquisto di Malick Thiaw.

Milan, in arrivo Malick Thiaw

Come ammesso da Stefano Pioli durante il post-partita della gara contro il Bologna, il centrale tedesco classe 2001 dovrebbe arrivare presto a Milanello per mettere le proprie qualità a disposizione del gruppo in vista del via del primo tour ravvicinato di partite, tra campionato e Champions League.

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Malick Thiaw, la consacrazione allo Schalke dopo due bocciature eccellenti

Thiaw è un vero e proprio cittadino del mondo, essendo nato in Germania, a Düsseldorf da padre senegalese e madre finlandese. La sua carriera si è svolta finora interamente in patria, ma per sbocciare Malick ha dovuto aspettare l’approdo allo Schalke 04, nel 2015, dopo i primi passi mossi tra il club della propria città, il Fortuna Düsseldorf, e poi due vivai importanti come quello del Bayer Leverkusen e del Borussia Moenchengladbach, che evidentemente non hanno avuto la fiducia necessaria verso un giocatore che conta una trentina di presenze in Bundesliga con lo Schalke, maturate nel 2020-‘21, del quale è stato una colonna anche nella stagione dell’immediato ritorno nel massimo campionato dopo la retrocessione del 2021.

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Tecnico, fisico e “cattivo”: chi è Malick Thiaw

Paragonato per le sue caratteristiche fisiche e tecniche a Joel Matip, difensore del Liverpool con un passato proprio allo Schalke, Thiaw, mancino naturale, è in possesso di ottime qualità tecniche che gli permettono di farsi valere in fase di impostazione oltre che di una notevole fisicità (191 cm), che lo rendono pericoloso nel gioco aereo anche nell’area avversaria. Il suo ruolo è quello di centrale di sinistra, ma può adattarsi anche sul centrodestra e proprio grazie alle propria base tecnica può agire da mediano davanti alla difesa. Il fisico imponente fa sì che la velocità non sia il suo punto di forza, in particolare nello stretto, e tra i punti da migliorare c’è anche una certa irruenza negli interventi. La palestra della Serie A, ancora un’università per i difensori di talento da sgrezzare, potrà essere l’occasione buona per il definitivo salto di qualità.


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