Milan-De Ketelaere, è fatta: al Bruges 32 milioni + 3 di bonus. Visite tra domenica e lunedì

Accordo totale tra rossoneri e Bruges, mancano solo le pratiche burocratiche da completare. Per il giocatore, che probabilmente sarà a Milano già domani, un quinquennale da 2,3 milioni a stagione

Accordo totale. Milan e Bruges si sono stretti la mano virtualmente: Charles De Ketelaere nella sostanza è un giocatore del Milan. Il costo del trasferimento è 32 milioni più 3 di bonus e una percentuale sul margine della rivendita a favore del Bruges, come da tradizione nei trasferimenti internazionali. In sostanza, se il Milan dovesse vendere Charles a una somma superiore ai 32 milioni, una parte del guadagno andrebbe a favore del Bruges. Che cosa manca per l’ufficialità? La stesura dei contratti, con riunioni in corso: non è stato ancora messo tutto nero su bianco e, come spesso in questi casi, si starà giustamente ragionando sulla formulazione di qualche tecnicismo da contratto. La sostanza però è chiara: il lungo braccio di ferro di Paolo Maldini e Ricky Massara con Vincent Mannaert, uomo mercato del Bruges, è arrivato al termine.

domani a milano

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Cdk, se tutto andrà come previsto in sede legale, arriverà a breve in Italia probabilmente domani, al più tardi domenica, mentre le visite mediche al momento sono programmate tra domenica e lunedì. Pioli, insomma, potrebbe avere il biondo con la squadra al rientro da Marsiglia, dove il Milan giocherà domenica alle 18, nel test internazionale più importante della sua estate. A poco meno di due settimane dall’inizio del campionato, avrebbe un po’ di tempo per lavorare al suo inserimento in squadra.

2,3 milioni

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Guardarsi alle spalle, ora, fa impressione. La trattativa con Cdk è stata infinita, una delle più estenuanti che si ricordino. Il Milan ha sempre voluto Charles, Charles ha sempre voluto il Milan e per lui ha rifiutato il Leeds, pronto a dare al Bruges 40 milioni e a lui un contratto superiore a quello che avrà in Italia. Già, ma che accordo firmerà De Ketelaere col Milan? Un quinquennale da 2,3 milioni a stagione, perfettamente in linea con la politica di Elliott, che ha sempre puntato su calciatori giovani, con salari non esagerati e le potenzialità per diventare a medio termine colonne del club oppure uomini da plusvalenza. Nel lungo percorso, sono stati decisivi la volontà di Charles e i due incontri di persona. Il primo, a Bruges, utile per capire davvero le posizioni dei due club. Il secondo, a Lugano, fondamentale per lo strappo più importante, quello che ha portato all’accordo.

il ruolo

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Il Milan, in tutto questo, ha scelto De Ketelaere come trequartista titolare. Certo, Cdk al Bruges ha giocato soprattutto da prima punta. Certo, il grafico con i suoi tocchi sul campo dimostra che spesso e volentieri si allarga, a destra o a sinistra. Maldini, Massara e Pioli però lo hanno preso per diventare il numero 10 che collega centrocampo e attacco, il trequartista che lega i reparti, legge il gioco e, non secondario, segna. Nell’ultimo campionato belga 14 gol, giocando però anche da punta. Yacine Adli ne ha segnati appena 3 negli ultimi due campionati, Brahim Diaz 7. Qui il Milan cerca un salto di qualità.

il senso

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Nel complesso, due parole sul senso dell’operazione. Nessuno può sapere che impatto avrà Cdk in Italia e 35 milioni, bonus compresi, gli mettono molta pressione su spalle non ancora larghe. Sicuramente però l’affare Cdk è un simbolo del modo di lavorare del Milan. Maldini e Massara hanno scelto un ventunenne e sono andati dritti su di lui, senza ripensamenti e senza paura di fare scelte diverse dalla concorrenza. Un modo di fare mercato molto lontano da quello degli altri grandi club italiani. Gli ultimi mesi hanno dato loro ragione: Maignan, Kalulu, Tomori, Theo Hernandez, Saelemaekers e Leao hanno tutti dimostrato di essere stati sottovalutati dall’opinione pubblica al momento della firma. De Ketelaere vuole aggiungersi all’elenco (ma partendo da 35 milioni, certo, è più complesso…).

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