Messi, festa pazzesca

Una marea umana, più di cinque milioni di persone per festeggiare i Campioni del Mondo. Una follia totale a Buenos Aires. Uno spettacolo impressionante, incredibile, mai visto. La “locura” argentina è cominciata alle prime ore di ieri. Il governo lunedì sera aveva dichiarato martedì giorno festivo. Non ce n’era bisogno perch é tutti, donne e uomini, adulti e bambini, giovani e anziani l’avevano già deciso: la festa di domenica era solo l’inizio. Così già di notte centinaia di migliaia di persone avvolte dai colori nazionali, indossando la camiseta albiceleste , hanno letteralmente invaso strade e autostrade della capitale. 

Festa Argentina: 4 milioni di persone in delirio a Buenos Aires

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Festa Argentina: 4 milioni di persone in delirio a Buenos Aires

Aeroporto bloccato

L’aereo della Seleccion è atterrato a Ezeiza all’Aeropuerto Internacional Ministro Pistarini alle 2.23 di notte, preceduto da quello che trasportava i familiari. Disbrigo delle formalità doganali a bordo, mentre sulla pista un tappeto rosso li aspettava come anche una delegazione governativa che però è stata ignorata. Attorno il caos: passeggeri di altri voli bloccati al terminal per ore, tanti hanno dovuto fare gli ultimi quattro, cinque chilometri a piedi perché l’autostrada Ricchieri che porta allo scalo, poi chiusa dalla polizia, era stata invasa da almeno 50.000 persone. E numerosi viaggiatori non sono potuti arrivare in tempo per prendere l’aereo, mentre aumentavano i voli cancellati, mancavano gli equipaggi rimasti in mezzo al traffico. 
Leo Messi, sceso dall’aereo con la coppa, in mattinata poi aveva postato una sua foto, a letto con il trofeo seguito da un altro messaggio dedicato a Maradona: «Questa Coppa è anche di Diego che ci ha incoraggiati dal cielo». Poi tutti sul bus che avrebbe portato la Seleccion campione del mondo in mezzo alla propria gente. Un momento di paura quando il mezzo scoperto è passato sotto alcuni grossi cavi che hanno sfiorato le teste di De Paul, Paredes, Di Maria e Messi seduti nella parte posteriore rialzata.

Il trionfo dell'Argentina: le prime pagine dei quotidiani nel mondo

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Il trionfo dell’Argentina: le prime pagine dei quotidiani nel mondo

Obelisco saltato

Alle 8 del mattino, ore prima dell’arrivo previsto del bus, l’Obelisco, simbolo della capitale, era già attorniato da decine di migliaia di persone, mentre il “predio di Ezeiza”, il centro tecnico dell’A fa dove avevano dormito i giocatori, era circondato da altre centinaia di tifosi impazziti. Alle 11.26 il bus dei Campioni varcava i cancelli per dirigersi in città, scortato dalla policia federal di Buenos Aires. Due ali di folla ad accompagnarli, tanta, troppa gente che ha costretto gli organizzatori a cambiare percorso: per la moltitudine non era più possibile arrivare all’Obelisco (e confermata l’esclusione della Casa Rosada). A un certo punto anche l’autostrada 25 de Mayo è stata completamente invasa, dall’alto non si vedeva più, facendo ulteriormente rallentare il bus, andatura a passo d’uomo. Autostrade, strade, marciapiedi, balconi, ponti, statue, tetti, alberi, semafori: non c’era un punto ieri a Buenos Aires dove non si vedesse una maglietta dell’Argentina mentre in cielo gli aerei della Fuerza Aerea accompagnavano il bus. 
Milioni di persone impazzite di gioia (ma corrette, primo bilancio otto feriti contro i 340 di domenica) seguivano la Scaloneta, nuovo soprannome della Nazionale guidata da Scaloni. Delus e però le decine di migliaia di tifosi all’Obelisco (uno è salito in cima, 71,5 metri, sventolando la bandiera): appena saputo del cambio di itinerario hanno cominciato a correre cercando il bus che nella parte posteriore con le tre stelle aveva la scritta “Campeones del mundo”. E dopo oltre quattro ore, nuovo cambio di programma: rientro ad Ezeiza in elicottero. Decisione della sicurezza , si è giustificato Chiqui Tapia, presidente dell’A fa , presa dopo che due uomini si erano lanciati da un ponte per cercare di farsi cadere all’interno del bus scoperto. Allora tutti con la faccia in su a guardare i Campioni, ma non prima di vedere il Papu Gomez lanciare banconote ai tifosi. 

Lanciano una tartaruga a Messi durante la festa dell'Argentina: lui reagisce così

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Lanciano una tartaruga a Messi durante la festa dell’Argentina: lui reagisce così

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