Magie di Vinicius e De Bruyne: il primo round tra Real e City finisce 1-1

Nel primo tempo il vantaggio per Ancelotti, nella ripresa la risposta per Guardiola: ritorno tra una settimana a Manchester

dal nostro inviato  Filippo M. Ricci

9 maggio – Madrid

Appuntamento a Manchester martedì prossimo. La replica dell’incredibile semifinale che un anno fa si è chiusa sul 6-5 per il Madrid parte con un pareggio per 1-1 grazie ai gol di Vinicius e De Bruyne. Il primo tra Pep e Carlo. Il Madrid ha segnato quando stava meglio il City, nella ripresa le parti si sono rovesciate e gli inglesi hanno pareggiato quando soffrivano. Rispetto a un anno fa c’è un’altra grande differenza: la sede della partita di ritorno.

Ancelotti ieri aveva detto che voleva andare a Manchester con un vantaggio, anche morale, una sensazione di superiorità che poteva anche non essere rappresentata dal risultato. Può vedere il bicchiere mezzo pieno: perché il Madrid ha iniziato difendendo bene e poi ha preso in mano la partita con autorità, perché all’Etihad avrà Militao, perché Haaland nel suo debutto al Bernabeu non ha combinato nulla, perché i suoi giocatori schierati ieri hanno vinto 29 Champions e gli 11 di Guardiola zero, e l’esperienza in queste magiche serate europee pesa come un macigno. La sfida tra i due allenatori con più semifinali di tutti, Pep 10 e Carlo 9, è apertissima ma dal Bernabeu esce meglio il Real.

LE SCELTE

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Obbligate, e quindi quelle previste. Ancelotti non ha Militao squalificato, e allora Rudiger in coppia con Alaba con Camavinga fisso sulla sinistra. Kroos a fare il pivote tra Valverde e Modric, i ragazzini brasiliani ai lati della chioccia Benzema. Guardiola non recupera Aké: Walker a destra nella zona di Vinicius con Ruben Dias e Akanji. Stones avanzato sulla linea di Rodri, la linea di quattro con Bernardo Silva, De Bruyne, Gundogan e Grealish dietro ad Haaland.

POSSESSO CITY

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La partenza è rossonera, come i colori della strana maglia indossata oggi dal City. Possesso a oltranza, tanti passaggi e cinque conclusioni nello specchio in un quarto d’ora del City, i migliori i tiri dalla distanza di De Bruyne e Rodri, respinti in angolo da Courtois, attento e lungo.

E GOL DEL MADRID

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Il pubblico del Bernabeu fischiava il torello inglese, preoccupato ed irritato, il Madrid aspettava con quella calma tipica di Ancelotti. E al primo errore di Rodri ecco subito un pericolo creato da Vinicius. Il City si è spaventato. Ancelotti ha arretrato Valverde e avanzato Modric e al 36’ i blancos sono passati: eccezionale cavalcata di Camavinga, uno-due con Modric e scarico su Vinicius scivolato in posizione centrale: gran destro, Ederson battuto e prima rete da fuori area in Champions di Vinicius, al 15° gol europeo.

SEI FALLI, NIENTE GIALLO

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Il City è parso sotto choc, e non ha gradito il lassismo dell’arbitro portoghese Artur Dias, che ha permesso a Carvajal di fare 6 falli su Grealish senza rimediare il giallo, che poteva starci anche per Rudiger e che ha visto alla fine del primo tempo Kroos per un’entrata durissima sul connazionale Gundogan.

AFFONDARE E RISALIRE

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Il City ha accusato il colpo. Dopo la pausa ha provato a giocare in maniera più diretta ma i risultati sono stati relativi, e i patemi dietro sono continuati. Alaba è stato perfetto in chiusura su Haaland, ma i padroni di casa hanno accumulato corner in serie e tenuto gli avversari impauriti nella propria area. Ma come nel primo tempo a parti inverse la squadra in difficoltà ha trovato il gol: con Vinicius e il Madrid impegnati a protestare per u presunto fallo laterale non concesso (non c’era) il City ha affondato, Gundogan ha servito De Bruyne e il belga da 18 metri ha bruciato Courtois con un esterno destro bestiale. Ancelotti ha protestato ed è stato ammonito.

SENZA CAMBI

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Guardiola non ha fatto un solo cambio, Ancelotti ha inserito Asensio, Tchouameni e Nacho e il francese al 90’ con un destro da 25 metri ha costretto Ederson alla miglior parata della serata. Il Madrid va a Manchester felice e con qualche rammarico per non aver approfittato del tutto della notte secca del Robocop Haaland, il City torna a casa pieno di pensieri.

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