Lukic, leader Torino a tempo: in bilico tra conferma e addio

TORINO – Non si sta facendo mancare nulla, Sasa Lukic: tornato protagonista nel Toro dopo la burrasca di inizio stagione, ha perso la fascia di capitano ma ritrovato i galloni del leader tecnico nel cuore della mediana granata. Tra poche settimane prenderà parte al Mondiale, mentre tra un accordo per il rinnovo che non arriva e le lusinghe di mercato si candida a essere un protagonista delle prossime trattative. Non necessariamente dovendo aspettare l’estate, visto che come vedremo non è da escludere a priori una sua partenza già a gennaio. Procedendo con ordine è bene iniziare dalle dichiarazioni rilasciate da Lukic dopo il successo sul Milan. Aggiungendo che contro i rossoneri la prestazione del serbo è stata di rara intensità: non ha illuminato a giorno, ma è stato comunque il faro che ha indicato la rotta dal primo all’ultimo minuto. «Finalmente è arrivata la vittoria contro una grande squadra – ha gongolato il centrocampista –: ci eravamo andati molto vicini tante volte, penso ad esempio alle prove di questo campionato contro Inter, Atalanta e Lazio, e ora ci siamo riusciti. Battere il Milan è motivo di grande soddisfazione, ci dà fiducia e siamo davvero molto felici». Già, il Toro ha scelto l’avversario migliore per regalarsi un pieno di autostima: i tre punti firmati da Djidji (al primo gol in assoluto in granata) e da Miranchuk (al Milan non è bastato il gol di Messias, per altro viziato da un fallo su Buongiorno e arrivato con la complicità dell’uscita improvvida di Milinkovic) sono infatti arrivati contro i Campioni d’Italia, non contro una “grande qualunque”.

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