Luiz Henrique e il Fluminense battono Paulo Sousa: trionfo nel campionato Carioca

Dopo dieci anni il Fluminense è tornato a vincere il campionato Carioca, il torneo statale di Rio de Janeiro. Una festa che mancava dal 2012, dai tempi della squadra allenata da Abel Braga e arricchita dai colpi di Thiago Neves e Rafael Moura. Quasi un segno del destino, perché l’architetto di questo rilancio in grande stile è sempre lo stesso. Un capolavoro firmato anche stavolta da Abel Braga, settant’anni il primo settembre, rientrato in Brasile dopo una breve esperienza in Svizzera alla guida del Lugano. Un evento che ha assunto ancora più valore perché il Fluminense ha conquistato il titolo superando in finale il Flamengo di Paulo Sousa, che il 29 dicembre aveva deciso di rescindere il contratto da ct della Polonia per accettare l’offerta del presidente Rodolfo Landim. Abel Braga, che aveva conquistato nel 2006 la Coppa Libertadores e il Mondiale per club con l’Internacional di Porto Alegre, ha messo in trappola Paulo Sousa con un 3-5-2 molto europeo, senza ricami, bloccando ogni fonte di gioco e riservando una marcatura speciale a David Luiz, regista arretrato del Flamengo, e all’ex interista Gabriel Barbosa. Il 31 marzo ha vinto 2-0 la finale d’andata con una doppietta dell’attaccante argentino German Cano, classe 1988, uno dei tre stranieri (gli altri sono il colombiano Arias e l’ecuadoriano Pineida). Mentre sabato notte ha pareggiato 1-1 al Maracanà: è stato sempre German Cano a riportare la gara in parità dopo la perla di Gabriel Barbosa.

FELIPE MELO E LUIZ HENRIQUE – Una gioia particolare per Felipe Melo, campione statale a trentotto anni, anche se ha dovuto seguire per squalifica la partita di ritorno dalla tribuna. Non è l’unico simbolo “old style” del Fluminense, che ha saputo scommettere sulla rinascita di Ganso, trentadue anni, artista nel Santos di Neymar prima che si smarrisse in Europa nel Siviglia e nell’Amiens. La conquista del titolo Carioca (il trentaduesimo nella storia del club “Tricolor”, cinque meno del Flamengo) rappresenta anche un perfetto saluto ai suoi tifosi da parte di Luiz Henrique, classe 2001, ala da 4-3-3, già prenotato per la prossima stagione dal Betis Siviglia di Manuel Pellegrini, che ha spinto per portarlo in Spagna anticipando l’interesse del Milan. Un affare da dodici milioni e mezzo di euro: soldi che il Fluminense investirà ancora sul vivaio. Invenzioni e dribbling, ventuno anni, un metro e 82, mancino, un gol e tre assist in quattro partite di Coppa Libertadores, sei reti nel Brasileirão del 2021, vinto dall’Atletico Mineiro di Hulk e Diego Costa dopo mezzo secolo. Luiz Henrique è nato a Petropolis il 2 gennaio del 2001, gioca con la maglia numero undici, è tifoso del Fluminense, è entrato nel vivaio quando aveva dieci anni. Il primo luglio si trasferirà al Betis, dove avrà probabilmente come compagno anche Luiz Felipe, che ha deciso di non rinnovare il contratto con la Lazio.

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