La ragazza non lascia spazio alle interpretazioni.
Elena Linari, fra le poche note liete della spedizione azzurra finita troppo presto e male analizza l’eliminazione azzurra agli Europei femminile. E come spesso accade, non lascia alcuno spazio ai fraintendimenti. Le parole della centrale difensiva azzurra sono riprese da Sky Sport.
La nazionale era molto attesa. “Fa male, perché volevamo passare il turno. Il gruppo era alla nostra portata, la sconfitta con la Francia ci ha fatto male ma il pari con l’Islanda è stato quello più difficile da digerire. Un risultato diverso ci avrebbe portato a gestire in un altro modo anche la sfida con il Belgio ma con i se e i ma non si fa la storia. Prendiamo atto dell’uscita, analizziamo gli errori commessi e andiamo avanti. Le aspettative fanno parte di questo lavoro. Se non le si sanno affrontare, accentare, comprendere e analizzarle, anche andandoci contro, meglio non fare questo lavoro. Quattro anni fa non eravamo considerate, se adesso ci si aspettava qualcosa significa che è stato fatto e anche di buono. Adesso ci seguono tante persone, è un passo avanti. Focalizziamoci su un nuovo obiettivo, le qualificazioni mondiali. Quello è il prossimo obiettivo. Inseguiamolo”.
Alla nazionale è mancato il gol. “Sono sempre molto diretta. Probabilmente potevamo preparare meglio tutto quanto e anche inconsciamente abbiamo sottovalutato la competizione, pensavamo di essere all’altezza. Non sono mancati solo i gol, ma anche tanto altro altrimenti si sarebbe parlato di un altro risultato e un altro girone. Ci è mancato il possesso palla, la freddezza sotto porta e il gestire la pressione anche delle avversarie. Dobbiamo fare dei passi avanti. Il professionismo è un passo importante ma da solo non significa niente, per esserlo serve ben altro, sono necessari altri passi, si deve affrontare in modo diverso l’upgrade del calcio femminile”.
18 luglio – 23:36
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