Liegi, impresa di Evenepoel che trionfa in solitaria: podio tutto belga, Ulissi primo degli italiani

A Liegi, il belga Remco Evenepoel, 22 anni, alfiere della Quick-Step, ha vinto in solitaria la Liegi -Bastogne-Liegi, la Decana delle corse, la classica Monumento che chiude il Trittico delle Ardenne.

Tempo: 6h12’3”. Una vittoria di forza, un capolavoro tattico. A 29 km dal traguardo ha lasciato i compagni di fuga con uno scatto rabbioso ed impietoso . Una fucilata. Ed è andato tutto solo al traguardo. Invano hanno cercato di acciuffarlo. Remco ha aperto il gas, ha accumulato un buon margine ed ha chiuso, braccia al cielo, nel delirio della sua gente. Dopo 48” sono arrivati gli inseguitori.

Podio tutto belga come nel 1976. Con Evenepoel sono saliti Hermans e Van Aert. Bagno di folla per Remco, idolo di casa. Primo degli italiani Diego Ulissi, 22esimo.

PERCORSO NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE

La terza Monumento dell’anno ha mantenuto le promesse. Partenza e arrivo a Liegi. Andata e ritorno. Tappone di 257 km con dieci muri il più duro dei quali (Stockeu) al 12,5%. E a 13 km dalle linea d’arrivo, dopo 243 km, si è presentata La Roche sud Faucons, 1.300 metri all’11%. La prima parte è stata tranquilla , solo una fuga di dieci avventurieri tra cui l’azzurro Marco Tizza.

A  meno di 62 km dal traguardo brutta caduta di Alaphilippe (ritiro e ambulanza). E dopo 200 km la corsa si è fatta rovente. A 28 km dal traguardo l’accende Evenepoel con un allungo di rara potenza alla caccia del battistrada Armirial (raggiunto dopo 7,5 km).

ALBO D’ORO

Tutti i più forti corridori hanno lasciato un segno: Kubler (1950, 1951) Merckx (5), Hinault (1980), Moreno Argentin (4), Bettini e Rebellin (2),, Valverde, Roglic, Pogacar.

LA LIEGI FEMMINILE (142 km, 7 salite)

L’olandese Annemiek Van Vlauten, 39 anni, atleta polivalente della Movistar (pistard, ciclocrossista,mountain biker)/ha vinto la Liegi femminile alla sua maniera. Cioè di forza, di mestiere; attaccando sull’ultimo muro (1,3 km all’11%) e cogliendo il successo n.89 della sua leggendaria carriera  che comprende, tra l’altro, due medaglie olimpiche, due Giri d’Italia,due Mondiali su strada.

Bene le azurrre: Elisa Longo Borghini quinta, Marta Cavalli sesta. Anche in questa classica sono state protagoniste. Dopo aver vinto Amstel, Freccia Vallone, Roubaix.

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