Lazio, Lotito cerca l'allenatore: anche Mihajlovic in lizza

Perso Gattuso, perso Inzaghi, persi nei pensieri. Riunione fiume, Lotito e Tare ieri sera si sono ritrovati a Villa San Sebastiano per correre ai ripari e rispondere adeguatamente all’addio di Simone. La panchina è stata colpita da due terremoti nel giro di 48 ore. Le riflessioni di questa notte avranno portato alla definizione della strategia da seguire. Lotito è abituato a scegliere l’allenatore organizzando casting, di solito ha tempi lunghi, è tipica la sua risposta di fi ne campionato, quando gli allenatori vengono lasciati appesi, vengono congedati o sono a rischio: “L’allenatore? Serve a luglio”. Il domino delle panchine, dettaglio da non trascurare, si sta avviando alla conclusione, ne sono rimasti pochi a disposizione, sempre che non spunti un Mister X.

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Mihajlovic e il sogno di allenare la Lazio

Il casting, in realtà, era già partito sottotraccia. Lotito era da tempo dubbioso se continuare o meno con Inzaghi. Ma all’inizio di febbraio gli aveva consegnato un contratto da firmare (una bozza, secondo Inzaghi). Simone non ha mai messo la sua sigla. E’ iniziato lo stallo. Il presidente nei mesi scorsi aveva parlato con Gotti dell’Udinese, ha sempre fatto colloqui esplorativi, di conoscenza, non è detto che fosse un candidato. Dopo l’addio di Simone serve una scelta proporzionale, anche all’arrivo di Mourinho alla Roma. Il nome che ritorna spesso è Sinisa Mihajlovic, garantirebbe la staffetta di lazialità, è amato dai laziali, sogna di allenare in biancoceleste da sempre. Ieri si vociferava di contatti con il tecnico del Bologna, sotto contratto fino al 2023. Mihajlovic può lasciare facilmente la società rossoblù, ha chiesto tempo fino a domenica sera, si sta guardando attorno. A Bologna non ha incontrato Saputo, il presidente è ripartito senza riunirsi con l’allenatore. Libererebbe Sinisa senza chiedere indennizzi. E’ spuntato il nome di Walter Mazzarri, ci sono stati contatti in passato, è libero, il suo nome era stato associato alla Roma nei giorni in cui Fonseca era in bilico, è specialista della difesa a 3. E’ disponibile Sarri, i costi sono alti (di ingaggio), anche se la Juve deve riconoscergli un indennizzo. I dubbi sono legati al modulo (4-3-3) e alla sua filosofi a di gioco. Anche Gattuso avrebbe puntato sulla difesa a 4 e sul tridente d’attacco.

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