Lazio, Immobile da record: ci sarà da divertirsi

ROMA – Anno nuovo, stimoli nuovi. Il 2023 porterà con sé in dote per Immobile le 33 candeline che spegnerà il 20 febbraio, ma anche tanti nuovi record da inseguire. Sono proprio queste motivazioni che lo spingono ad alzare sempre l’asticella, che gli hanno consentito stagione dopo stagione di riuscire sempre a superarsi. Ci vuole riuscire anche in quella in corso, perché sebbene abbia superato Piola in ogni classifica possibile per quel che riguarda la storia della Lazio, restano ancora un sacco di nuove sfide da superare.  

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Cannoniere

La più semplice e alla portata è quella delle 200 reti complessive in maglia biancoceleste. È a quota 189, gliene mancano 11 per tagliare anche questo traguardo. E lui spera di riuscirci nel più breve tempo possibile, perché ciò significherebbe lottare pure per lo step successivo, la vittoria per la quinta volta in carriera della classifica marcatori della Serie A, un risultato centrato solamente dal leggendario Gunnar Nordahl nella storia del campionato italiano. Per provarci però Ciro deve cambiare ritmo, deve accelerare il passo e mettersi almeno al pari di quello dell’attuale capocannoniere, Victor Osimhen, in testa a 9 reti. Immobile al momento è “solo” a 6 dopo 15 partite, un numero che stona con il suo rendimento nei primi 6 anni alla Lazio. Mai aveva segnato così poco il capitano biancoceleste, che allo stesso punto del campionato si era fermato come minimo a 9, nella sua prima stagione conclusa poi con 23 reti totali in Serie A. In quelle successive era arrivato rispettivamente a 15 (vincendo la prima classifica marcatori da laziale a 29 gol insieme a Icardi), 10 (15), 17 (secondo titolo con annesso record di reti in un singolo campionato, 36), 10 (20) e gli 11 dell’anno scorso (terzo successo nella Capitale con 27). 

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Condizione

Insomma, ha abituato bene, il bomber di Torre Annunziata. Che adesso non vede l’ora di recuperare il terreno perso, lasciato per strada per colpa di qualche acciacco di troppo con il quale non era mai stato abituato a fare i conti. Ora però Immobile sta bene, ha messo alle spalle i problemi e ha una voglia matta di rimettersi in corsa. Anche perché non c’è solo Osimhen nel mirino, ma pure una lunga serie di mostri sacri del calcio italiano che sono ancora davanti a lui nella classifica all time di marcature in Serie A. Lì è al nono posto a 188 centri (il migliore tra quelli in attività dopo aver seminato Ibrahimovic e Quagliarella) e il prossimo nella lista da agganciare e superare è Kurt Hamrin a 190. Per quello successivo ci sarà da sudare un po’ di più, visto che Roberto Baggio è settimo a 205. A seguire Antonio Di Natale a 209, José Altafini e Giuseppe Meazza a 216, Gunnar Nordahl a 225, Francesco Totti a 250 e il solito Silvio Piola a 274 (290 contando pure quelli in Divisione Nazionale).

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Motivazioni

Quest’ultimo lo ha già superato in ogni classifica interna nel mondo Lazio, facendolo diventare già oggi una leggenda vivente biancoceleste. Riuscire a fare lo stesso anche in una graduatoria del genere, però, avrebbe un valore diverso, Ciro lo sa. La distanza al momento è molto ampia, la carta d’identità un po’ più pesante anno dopo anno. Ma con uno come lui mai dire mai. Gli stimoli sono sempre stati la sua forza, la voglia di mettersi in gioco ne ha contraddistinto la carriera. E di nuove motivazioni e record da inseguire il 2023 è pronto a portargliene in grande quantità. 

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