Lazio, è l’ora dei rinnovi di contratto di Felipe Anderson e Zaccagni

L’agenda presidenziale è sempre piena di appuntamenti. I prossimi riguardano una doppia chiamata ai manager di Felipe Anderson e Zaccagni. Aspettano la convocazione: per il brasiliano è la prima, per l’azzurro la seconda. Lotito è rientrato a Roma dopo una breve vacanza a Cortina, a stretto giro inizierà le trattative con l’obiettivo di chiuderle. Per Felipe Anderson attende la chiamata la sorella-agente Juliana Gomes. Lotito l’ha rassicurata, l’avrebbe contattata appena tornato da Cortina. Ogni giorno è buono.

I passi della trattativa con Felipe Anderson

Felipe è il rinnovo più urgente essendo in scadenza nel 2024. In estate ha ricevuto interessamenti dall’Arabia, non s’è fatto condizionare. Ha scelto di tornare alla Lazio per restarci e continua a volerci restare. Presto diventerà padre, la sua primogenita nascerà a Roma. Pipe merita un premio per l’amore che nutre nei confronti della Lazio, per l’esempio che dà in allenamento e in partita, per il rendimento offerto da quando è tornato. Era partito male anche lui contro Lecce e Genoa, è esploso a Napoli. Al Maradona ha giocato la partita numero 101, tutte di fila da quando Sarri allena la Lazio. Felipe spingeva dal 2020 per rientrare a Roma, anche nell’ultimo anno di Inzaghi. E’ tornato nel 2021 e pur di giocare nella Lazio si era decurtato lo stipendio. Oggi guadagna 2,3 milioni più bonus facilmente raggiungibili, centrandoli tutti arriva a guadagnare 2,5 milioni. Aveva firmato per tre anni con l’obiettivo di rilanciarsi e di meritare un contratto più lungo e più ricco. Pipe ha 30 anni, potrebbe chiudere la carriera nella Lazio. I biancocelesti sono la sua priorità. Lotito lo considera come un figlio e da padre riguardoso presenterà un’offerta adeguata per ottenere il sì del brasiliano. «Qui sto bene, la mia famiglia è felice, da quando sono andato via dal Santos questo è il miglior gruppo di cui ho fatto mai parte. Se voglio restare? Ancora non c’è stato un incontro, non so quali siano i piani della società, spero che tutto sia risolto», aveva detto Felipe ad inizio stagione. Le voci legate ai club arabi non si sono mai spente. Pipe ne aveva parlato senza aprire alla possibilità di cambiare vita calcistica: «Io non giudicherò mai i giocatori che sono andati in Arabia, hanno fatto una scelta personale e sportiva, è difficile dare un giudizio su questo. È diventato un mercato importante, con tanti nomi, sarà interessante osservarlo. Ogni anno, da tanto tempo, ci sono dei sondaggi, ma ho già detto che ho rispetto per il contratto che ho con la Lazio. Non penso ad altro».

Zaccagni, la trattativa per il rinnovo

Felipe è la priorità, ma va chiuso anche il rinnovo di Zaccagni. Lotito ha incontrato il manager Giuffredi ad Auronzo di Cadore. Hanno iniziato a parlare di cifre, è emersa una distanza da colmare. Il presidente e il procuratore si rivedranno dopo le nazionali. Zaccagni ha un contratto da 1,8 milioni più bonus. Era stata travagliata la trattativa tra il suo ex manager Tinti e Lotito nel giorno della conclusione dell’operazione. La richiesta di ingaggio era maggiore, si trovò un accordo temporaneo. Il presidente promise il ritocco economico, Zaccagni lo ha meritato sul campo. Si tratta partendo da una richiesta che sarebbe di 3 milioni. Il contratto scade nel 2025.

Le altre trattative

Attendono una chiamata anche Casale e Romagnoli, la nuova coppia azzurra di Spalletti. Sono in scadenza nel 2027, non è una questione di durata contrattuale, ma di ingaggio. Casale spera in un premio dopo l’exploit dell’anno scorso. Romagnoli aveva una promessa Champions, in caso di qualificazione avrebbe ottenuto una gratificazione, chiamiamola così. I rinnovi da chiudere, il mercato in uscita da completare. Fares è stato presentato dal Brescia, Kamenovic è ancora a Formello. Basic continua a pensare di restare alla Lazio anche dopo il taglio dalla Champions.


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