L'altro Bellingham che le big (e la Juve) guardano: Jobe, sogno Golden Boy

Vent’anni Jude, diciotto Jobe. I Bellingham non dovevano avere avuto molta fantasia nello scegliere il nome dei loro figli, con il rischio di confonderli al momento di chiamarli o di sgridarli. Fuoriclasse della nazionale inglese e del Real Madrid il primo, astro nascente dell’Under 19 e del Sunderland il secondo, entrambi centrocampisti, più simili nelle movenze e nel fisico che nella fisionomia, entrambi in corsa verso un futuro che, al momento, sembra dorato.

Nati e cresciuti a Stourbridge, West Midlands, calcisticamente hanno mosso i primi passi nel Birmingham City. Appena una stagione per Jude che poi ha fatto il grande salto al Borussia Dortmund, in Bundesliga, e poi il triplo carpiato al Real. Per Jobe le stagioni con i Blues sono state due e adesso gioca con il Sunderland in Championship, dove ha disputato venti partite e segnato quattro gol, l’ultimo bello e decisivo contro il Leeds United, terzo in classifica. 

Mike Dodds, il padre calcistico dei Bellingham

A portarlo nel nord est dell’Inghilterra è stato Mike Dodds, che ha lavorato con Jobe nel settore giovanile del Birmingham City, intuendone presto le qualità, agonistiche e umane. Dopo la vittoriosa partita contro il Leeds ha detto: «Entrambi i fratelli hanno una mentalità molto simile. Penso che la dica lunga per Jobe il fatto che, a 18 anni in Championship, ha giocato come numero 9 contro il West Bromwich Albion e poi come numero 10 contro il Leeds. Questo dimostra la qualità e la classe che ha e mette in evidenza quanto sia talentuoso, indipendentemente dal nome sul retro della sua maglia. Penso che possa arrivare molto in alto».

E a proposito del nome sul retro, con un fratello così ingombrante, al Sunderland ha scelto il 7 con solo scritto Jobe, senza il cognome che, per forza di cose, non solo mediaticamente richiama il fratello, dentro un contenitore come quello del Real Madrid e in una vetrina come la Champions League. 

Bellingham, trionfo nei voti: le scelte della giuria testata per testata

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