La stoccata di Pazienza: “Addio De Paul? Pozzo abituato a cedere i big”

L’ex centrocampista bianconero è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per commentare la cessione di Rodrigo De Paul

L’addio di Rodrigo De Paul è sempre più vicino. Dopo cinque emozionanti stagioni, quindi, le strade dell’argentino e dell’Udinesesi separeranno. Il centrocampista rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi bianconeri che lo hanno amato ed ammirato. Nella stagione appena passata, il numero dieci ha segnato nove gol e realizzato altrettanti assist. Se i friulani hanno raggiunto una tranquilla salvezza, gran parte del merito è soprattutto il suo. Il classe ’94, quasi sicuramente, si trasferirà all’Atletico Madrid. L’accordo tra le due società è stato trovato sulla base di trentacinque milioni di euro senza bonus, con il giocatore pronto a firmare un contratto quinquennale a 3,5 milioni. I colchoneros, in questi giorni, stanno discutendo l’approvazione dell’aumento di capitale da 182 milioni di euro. Solo dopo quest’annuncio ci sarà l’ufficialità di De Paul. Marino ed i suoi collaboratori sono già al lavoro per trovare il degno sostituto, anche se non sarà per niente facile. Michele Pazienza, ex centrocampista dell’Udinese, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, per dire la sua proprio su questo argomento.

SOSTITUO DE PAUL – ”Ricordatevi quanti giocatori forti hanno ceduto negli scorsi anni. Da Sanchez a Pizarro, gente importantissima nell’economia dell’Udinese: sono abituati a gestire queste situazioni e la partenza di De Paul verso un club con ambizioni più importanti ormai è inevitabile. Non mi stupirei si fossero mossi con un anno d’anticipo”.

L’attuale allenatore del Cerignola ha espresso la propria opinione anche sul cammino dell’Italia agli Europei.

”Più vai avanti e più normalmente incontri le squadre più forti, almeno sulla carta. Il percorso dell’Italia finora è stato importante, al di là degli avversari: ho visto carattere e tantissime soluzioni in tutti i reparti. L’Italia è sempre stata padrone del campo e del gioco, un bel segnale. A livello personale mi ha sorpreso Locatelli: lo considero un buon giocatore ma non da affermarsi a questi livelli. Avere continuità di rendimento è difficilissimo, ce l’hanno i giocatori importanti. Jorginho dà più i tempi di gioco, ma all’occorrenza anche Locatelli può fare il regista: ha capacità tecniche e di lettura sul gioco corto o lungo. Parliamo di un centrocampista dinamico e moderno”.

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