La Roma, i tifosi e Belotti: un amore sulla rampa di lancio

ROMA – Il vuoto che diventa un’occasione. Mentre la Roma cerca affannosamente un centravanti che possa sostituire Abraham, Andrea Belotti sta costruendo con discrezione e morigeratezza la sua rivincita. Dopo una stagione da zero gol in campionato, è il giocatore che può stappare il campionato della Roma. A lui e a El Shaarawy per il momento Mourinho chiede i gol che servono a battere la Salernitana: i due trentenni italiani tornano alla ribalta e si scoprono indispensabili, almeno per una domenica.

Le rinnovate ambizioni di Belotti

Lo scetticismo che circonda Belotti, in parte rinforzato dallo stesso Mourinho, è comprensibile per ciò che si è visto nel primo anno alla Roma. Ma oggi le condizioni di partenza sono molto diverse. E più confortanti per il Gallo, che al termine del ritiro portoghese aveva spiegato le difficoltà passate: «Nel 2022 non ho fatto la preparazione estiva, perché ero svincolato dal Torino e a Trigoria sono arrivato solo alla fine di agosto. Poi a novembre, quando si poteva lavorare per la pausa mondiale, mi sono fatto male. E in seguito sono andato incontro a due fratture che mi hanno condizionato. Ho provato a rendermi disponibile, a superare i miei limiti, ma vi assicuro che non è facile giocare bene a calcio quando sai di non essere al cento per cento». Stavolta insomma il problema fisico e atletico non si dovrebbe porre: non a caso Belotti nel precampionato ha emesso segnali di vitalità che si sono concretizzati in 4 gol, uno dei quali sabato a Tirana proprio in tandem con El Shaarawy che pure ha contribuito alla vittoria sul Partizani.

Una partenza sprint

La storia dice che Belotti ha ragione quando sostiene che «l’unica cosa importante è stare bene. Se sto bene posso essere utile alla squadra». Negli ultimi tre campionati con il Torino, per due volte il nostro ha segnato al debutto. Anche nell’ultimo anno in cui avrebbe chiuso con “soli” 8 gol. Non solo: nel caso in cui non si è presentato alla prima giornata con un gol, cioè la stagione 2020-’21, ha però raggiunto quota 6 reti alla quinta. Parliamo quindi di un giocatore abituato a partire forte, quando il corpo gli permette di sprigionare la sua potenza. Gli è capitato con Juric e anche con altri allenatori. La speranza dei tifosi della Roma è che la serie riparta sotto la gestione di Mourinho: contro la Salernitana, quando mancheranno Dybala e Pellegrini, il suo lavoro in area di rigore potrebbe decidere la partita.

Mou punta su Belotti

L’allenatore conta di averne solleticato l’orgoglio attraverso qualche stilettata espressa durante il ritiro in Portogallo. D’altra parte era stato lui a volerlo alla Roma l’estate scorsa, dopo una lunga serie di telefonate che lo avevano persuaso a non accettare altre offerte. Belotti non ha potuto/saputo ricambiare la stima nella prima stagione ma è ancora in tempo per riprendersi la scena: dopo il momento più basso, cioè il rigore sbagliato contro i vecchi amici del Torino sotto alla Curva Sud, ha vissuto solo una grande serata da attaccante della Roma, contro il Salisburgo nei playoff di Europa League, quando l’Olimpico pieno lo ha acclamato. Ma dopo aver chiuso a zero, almeno in campionato, Belotti ripartirà proprio da zero. Gli indizi di una nuova storia ci sono, ora serve la prova di una partita vera. Poi ci sarà tempo per contendere il posto a Duvan Zapata o a chi lo affiancherà: «Ci sono tante partite, lo spazio non mancherà. Io sono pronto». E allora su la cresta.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Spalletti nuovo ct dell'Italia: dopo Ferragosto l'annuncio ufficiale Successivo Lazio, abbonamenti boom: il record dell’era Lotito è a un passo