La Juve convince e ferma sull’1-1 il Lione campione in carica

Le ragazze di Montemurro – dopo il successo nella prima gara sul campo dello Zurigo – recuperano lo svantaggio firmato da Cascarino grazie ad un’autorete di Malard

La prima partita stagionale delle Juventus Women all’Allianz Stadium è una ghiotta occasione per misurare l’attuale livello bianconero rispetto alle campionesse d’Europa in carica. Il Lione proprio qui ad aprile ha festeggiato l’ottavo successo in Women’s Champions League, ma sei mesi dopo si presenta dopo la scottante sconfitta con l’Arsenal per 5-1. Il pareggio finale per 1-1 non solo manda a vuoto le francesi alla ricerca di riscatto, ma accredita ulteriormente le ragazze di Montemurro che – dopo il successo nella prima gara sul campo dello Zurigo, per 2-0 – balzano in testa al girone con 4 punti in due gare, in attesa dell’esito dell’altra sfida, fra Arsenal e Zurigo. Rendendo meno casuale anche il successo ottenuto l’anno scorso nello stesso match (valido per l’andata dei quarti di finale) per 2-1, in rimonta: se due indizi fanno una prova, la Signora non ha più nulla da invidiare a nessuno, neanche a livello europeo.

LIONE AVANTI

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Montemurro si affida alle migliori: Bonansea e Beerensteyn tornano titolari a supporto di Girelli, Pedersen scherma la difesa lasciando maggiore libertà di manovra a Gunnarsdottir, ex della gara come Peyraud-Magnin. L’idea di base delle juventine è spingere in verticale attaccando la profondità dai corridoi esterni, ma i primi tentativi non vanno a buon fine. Mentre le francesi fanno il primo squillo con Malard dopo il primo quarto d’ora di gioco: tiro murato dall’estremo difensore bianconero. Che a seguire non è privo di colpe in uscita alta, al 22’, quando il Lione trova la rete del vantaggio con Cascarino, servita con un lancio in profondità da Renard direttamente dalla linea difensiva. La prima reazione della Juve è piuttosto sterile: subito un tiro fuori misura di Girelli, poi un tentativo di Beerensteyn da posizione ravvicinata (respinto dal portiere) e uno di Bonansea (di poco a lato) prima dell’intervallo. Bompastor perde per infortunio Egurrola, costretta a lasciare il campo in barella dopo uno scontro involontario con Endler, sugli sviluppi di un calcio di punizione bianconero: si rende necessaria l’interruzione della gara per qualche minuto, che sarà recuperato subito dopo.

PARI BIANCONERO

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A inizio ripresa Grosso si ritrova con una buona palla al limite: ha spazio e tempo per puntare la porta, ma la conclusione è troppo debole. La manovra delle bianconere però è più convinta e così, al 51’, Bonansea, ben servita sulla sinistra da Pedersen, imbambola Cayman e trova il varco per un tiro-cross che Malard, nel tentativo di chiusura in scivolata, devia erroneamente nella propria porta: autogol e match nuovamente in equilibrio. Con le francesi che provano ad alzare il proprio baricentro, le bianconere trovano qualche spazio in più con le proprie attaccanti. Girelli spreca su un’azione costruita da Beerensteyn, mentre la neo entrata Bruun non approfitta di un errore in area di Sembrant: parata bassa di Peyraud-Magnin. Montemurro a questo punto inserisce forze fresche dalla panchina: Cernoia, Caruso e Cernoia per Bonansea, Gunnarsdottir e Beerensteyn. Un po’ meno d’esperienza ma più entusiasmo negli ultimi venti minuti, anche se effettivamente le bianconere non si fanno più pericolose sotto porta. Il Lione, che s’illude per una traversa alta colpita su un tiro-cross di Henry, ci prova fino all’ultima ma senza precisione. Finisce con un punto per parte.

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