La Fiorentina e il futuro di Italiano si decide a pranzo: le novità

Il contratto, del resto, lui ce l’ha già: non servono nuove firme, a meno che le parti non vogliano impegnarsi a lunga scadenza. Ma in assenza di novità clamorose, per ora, non sembra questo il caso. Dunque, nomi e cognomi: Vincenzo Italiano ha incontrato a pranzo i dirigenti della Fiorentina per fare il punto della situazione dopo la tremenda beffa di Praga. E nel cercare di andare oltre la mancata conquista della Conference League, portata via dal West Ham abile ad approfittare delle disattenzioni viola, il tecnico e il dg Joe Barone hanno concordato che sarebbe il caso di proseguire nel rapporto di collaborazione. Il proprietario Rocco Commisso, non v’è dubbio, sarà d’accordo.

Almeno per un anno

Un rapporto certificato pure dai numeri: del contratto, appunto, valido da un pezzo fino al 2024 (con opzione 2025 esercitabile dal club) e della squadra, che zitta zitta s’è piazzata all’ottavo posto in campionato e guarda con interesse ad eventuali sanzioni Uefa che escluderebbero la Juventus, certificando il “ripescaggio” della Viola in Conference. Non è tutto da buttare, insomma, in casa Fiorentina nonostante l’amarissimo retrogusto di due finali perse nel giro di una decina di giorni. Perciò sia Italiano sia i vertici societari si sono trovati d’accordo sulla necessità di dare continuità a un percorso soddisfacente, sotto molti aspetti. Futuro, dunque, più chiaro da un lato; dall’altro – sponda Napoli, per essere chiari – montano i dubbi.

Adl e quella Roma…

Già, Italiano era uno dei candidati forti alla successione di Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli tricampione d’Italia. E se è vero che Aurelio De Laurentiis prosegue senza fretta nel casting che comprende «40 allenatori» (ipse dixit), è altrettanto chiaro che l’ex allenatore dello Spezia perda inevitabilmente quota. Il presidente scudettato, per altro, è reduce da una cena romana con Rudi Garcia, che con i sauditi dell’Al Nassr (e con Cristiano Ronaldo) non ha più rapporti a seguito dell’avvenuta risoluzione consensuale. I due hanno parlato di calcio, di visioni tutt’altro che opposte, anzi convergenti, tanto più che il numero 1 del Napoli non ha mai nascosto di aver apprezzato a lungo il lavoro del francese nel corso del triennio vissuto sulla panchina della Roma, soprattutto in avvio di “partita” con le famose dieci vittorie consecutive poi cancellate dalla strepitosa cavalcata della Juventus di Antonio Conte, senza offuscare tuttavia il record di punti (85) per i giallorossi in Serie A. Dicono, da Fuorigrotta agli uffici romani della Filmauro, che De Laurentiis ingaggerà un allenatore straniero. Piò darsi…

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