Juve, sospiro di sollievo ma il tifo resta diviso: su Pirlo, sulla dirigenza e pure su CR7

La qualificazione in Champions League all’ultima giornata ha limitato i danni di una stagione non semplicissima, ma i sostenitori dibattono e criticano su tutti i fronti. Dall’allenatore ai giocatori, fino al campione portoghese

La beffa più clamorosa in casa Juventus è stata scongiurata per via del pareggio interno del Napoli dell’ultima giornata, con l’accesso in Champions League confermato per la decima stagione consecutiva nonostante un cammino a tratti claudicante. Smaltite le ovvie esultanze post-partita per l’obiettivo centrato, la tifoseria non ha esitato a esprimersi sul prossimo futuro: quest’anno sono stati messi tutti in discussione, dalla panchina alla dirigenza, passando anche per il campione dei bianconeri…

L’ALLENATORE

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Su Andrea Pirlo vige ancora quella che forse è la divisione più netta tra i sostenitori del club. Una parte continua infatti a reputare insufficiente quanto visto in questo 2020-21, considerata la rosa e i risultati ottenuti dai suoi predecessori. Pesano da questo punto di vista i 13 punti di ritardo dai nerazzurri, così come il fatto di essersi trovati costretti a sperare in passi falsi altrui all’ultimo per restare nell’Europa che conta. Tra coloro che vorrebbero vedere un nuovo allenatore avvicendarsi in estate, va detto che c’è una fetta di tifoseria che non addossa totalmente le colpe a Pirlo, considerandolo semplicemente non ancora pronto per il delicatissimo incarico. Altri vanno meno per il sottile, ma allo stesso modo c’è una consistente parte di sostenitori bianconeri lo vorrebbe riconfermato per la seconda stagione, sulla scia di un progetto cominciato e non certo terminato: questa volta con la chance di lavorare a lungo con la squadra in estate e non solo pochi giorni come accaduto per via della pandemia e di un pre-campionato ridotto all’osso. C’è infine chi non riesce a perdonargli la dolorosa eliminazione agli ottavi di finale di Champions League per mano del Porto.

LA DIRIGENZA

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Se c’è chi reputa “semplicemente” Pirlo acerbo per l’incarico, significa che le stesse persone indicano la società come avventata nella scelta dell’allenatore. Vedere Beppe Marotta contribuire al ritorno allo scudetto dell’Inter fa male a chi lo osannava pochi anni fa alla Juventus e questo inevitabilmente non salva Fabio Paratici e Pavel Nedved dalle critiche. Anche per loro la qualificazione in Champions League ha smussato le spigolature dei social network, con un enorme danno economico scongiurato dal mancato accesso nell’Europa che conta, ma per altri sostenitori quest’annata è stato il campanello d’allarme: si è sbagliato molto ai piani alti, potrebbe servire una ventata d’aria fresca, secondo alcuni. Come è normale che sia – tolti i pessimisti cosmici – chi addossa più colpe ad allenatori e giocatori, tende a farlo meno con la dirigenza. E viceversa. La rosa è stata allestita male o i calciatori hanno reso meno del previsto?

CR7

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Qua bisogna partire con una nota chiara. Sono pochissimi coloro che reputano insufficiente la stagione del portoghese a livello di prestazione individuale. Cristiano Ronaldo ha segnato moltissimo e tante volte ha tolto le castagne dal fuoco alla squadra con le sue prodezze. Con un’enorme fetta di tifosi che vorrebbe vederlo in bianconero ancora a lungo, c’è però una parte che non reputerebbe una disgrazia una sua cessione altrove. In parte perché il quarto posto e l’eliminazione europea hanno come certificato il “fallimento” dell’operazione complessiva che avrebbe dovuto portare il club sul tetto del mondo, un po’ perché in un momento di difficoltà economica forse uno stipendio da 31 milioni di euro annui sarebbe meglio risparmiarselo. Sui social network i tifosi discutono moltissimo su CR7 e i pareri sono i più disparati, è quasi impossibile districarsi tra “pro e contro”. Di certo, nessuno rimpiange la sua esperienza a Torino e senza dubbio i toni sono meno aspri di quanto sarebbero stati con una vittoria del Napoli sul Verona.

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