Juve, senza coppe Allegri non ha bisogno di turnover. E vara l’operazione sorpasso

Battendo il Sassuolo Max può ritrovare la vetta almeno per una notte: “Uno stimolo, dobbiamo crederci”. A Reggio Emilia giocherà lo stesso undici anti Lazio

Fabiana Della Valle

23 settembre – MILANO

L’aria di montagna è salutare, si sa. Massimiliano Allegri conta di tornare a respirarla questa sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dove ha vissuto momenti belli da ex e altri un po’ meno con Milan (il 4-3 con poker di Berardi che gli costò l’esonero nel gennaio 2014) e Juventus (la sconfitta del 2015-16 e quella della scorsa stagione, con lo stesso tecnico di oggi, Alessio Dionisi, sulla panchina neroverde). “Andare in testa in attesa dell’Inter (che giocherà domani a Empoli, ndr) sarebbe uno stimolo, perché noi dobbiamo desiderare di entrare tra le prime quattro”. E’ questo il massimo che si concede il timoniere bianconero in una conferenza stampa in cui abbondano frasi da pompiere, da “c’è troppa euforia” a “la chiave è sempre l’equilibrio”. Però la classifica dice che dietro all’Inter, indicata da Max come una delle tre squadre “più attrezzate” rispetto alla Signora insieme a Napoli e Milan, c’è Madama, con due punti in meno dei vice campioni d’Europa che sono partiti con 4 vittorie su 4.

IL CALENDARIO

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La parola scudetto è stata abolita dal vocabolario allegriano del 2023-24, forse anche per non caricare troppo di responsabilità un gruppo ringiovanito e con meno scorza rispetto a un anno fa, ma questo non significa che nessuno ci pensi alla Continassa, soprattutto dopo l’avvio sprint. Tre rivali sulla carta abbordabili (Udinese, Bologna ed Empoli), poi il primo test contro una diretta concorrente per la Champions, la Lazio, che ha iniettato nelle vene bianconere un’abbondante dose d’autostima. Dopo il Sassuolo da qui alla sosta il calendario prevede Lecce in casa (martedì), l’Atalanta in trasferta e poi il derby, che non è mai una partita come le altre. In linea teorica due impegni soft e due con un coefficiente di difficoltà decisamente maggiore. Nei due mesi e mezzo successivi ci saranno i confronti con le due milanesi e il Napoli, perciò l’obiettivo è sfruttare il momento per restare agganciati al treno di testa.

EUROPA E TURN OVER RIDOTTO

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La Juve poi potrà sfruttare il vantaggio di non giocare in Europa, che le consentirà di avere una settimana intera per preparare la partita, limitando il turnover. Non è un caso che dopo le 112 formazioni diverse su 112 partite, oggi la Juventus che scenderà in campo a Reggio Emilia sarà la stessa vista contro la Lazio. “Non so se non giocare le coppe sarà un vantaggio o uno svantaggio – ha detto Max —. So che l’anno prossimo la Juve dovrà disputare la Champions League perché sarà un vantaggio a livello tecnico ed economico”.

LA ROSA

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L’altro beneficio è aver cambiato pochissimo rispetto a una stagione fa (solo Cambiaso e Weah) ma allo stesso tempo aver recuperato l’istinto killer di Vlahovic e il talento di Chiesa, i due giocatori più preziosi della rosa. Risparmiati dal mercato e rivitalizzati da Max, che dopo averli avuti entrambi per un anno in versione part-time per problemi fisici, adesso se li gode a tempo pieno. “Vedremo se a fine anno saremo quarti, terzi, secondi o primi e capiremo quanto saremo cresciuti — ha concluso il tecnico —. Di sicuro questa squadra ha un futuro e nei prossimi anni potrà togliersi soddisfazioni”. Chissà che non si possa cominciare già dal presente.

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