Juric lavora: così il Toro sta cambiando pelle

TORINO – Al Toro regna l’abbondanza. Lo si è visto contro il Genoa: con i cambi i granata hanno vinto la partita, grazie ad una magia di Karamoh. Non basta: sono entrati Lazaro per Bellanova, Ilic per Linetty, Radonjic per Vlasic, Seck per Tameze e infine Pellegri per Zapata. E c’è da considerare che Sanabria era indisponibile. In panchina, tra gli altri, Karamoh, Sazonov e Soppy. Insomma, Ivan Juric non può più lamentarsi, a sua disposizione ci sono cambi e ricambi.

Novità in vista

E proprio sotto questo aspetto, il tecnico croato utilizza i giorni di sosta del campionato, in cui sono tornate in scena le Nazionali, per lavorare sui nuovi, insegnare loro i segreti del suo calcio. Ed è l’occasione per riportare in forma chi è partito con il freno a mano. Giorni di duro lavoro, dunque, per chi è rimasto al Filadelfia. I giocatori che hanno lasciato Torino sono dieci, tutti gli altri in campo. E anche per questo motivo, Juric, come del resto ha cominciato a fare nel ritiro di Pinzolo, sta anche provando nuovi sistemi di gioco per sorprendere gli avversari cambiando faccia durante la partita. Insomma, la musica è cambiata rispetto allo scorso anno e adesso l’allenatore deve tirare fuori il meglio di se stesso per far crescere il Toro. Gli alibi e le scuse sono finite, quest’anno Cairo con gli investimenti fatti si aspetta il salto di qualità da parte di tutti.

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