Inzaghi: “L’Inter se la giocherà. Serve un gol nel primo tempo”

In Champions per l’impresa dopo lo 0-2 del Meazza: “I Reds sono tra i più forti, però queste gare ci faranno crescere. Perisic recuperato”. Bastoni: “Pressione da Anfield? Avrei sbagliato mestiere”

Dal nostro inviato Luca Taidelli

7 marzo – Appiano Gentile (Como)

Una sfida quasi impossibile, riuscita una sola volta nella storia della Champions, e grazie al gol in trasferta che da quest’anno non vale più doppio. L’Inter vola a Liverpool con la formazione migliore e decisa a vendere cara la pelle. Anche perché fare bene ad Anfield servirebbe anche in ottica campionato. E per recuperare prima del Torino poi ci saranno 5 giorni.

Anfield e mentalità

—  

Simone Inzaghi non ci gira intorno: “All’andata ci ha penalizzato il risultato. Abbiamo fatto una grandissima gara, il risultato è stato troppo penalizzante. La partita di domani è difficilissima ma andremo a giocarcela con fiducia e grandi motivazioni. Ovviamente segnare un gol nel primo tempo sarebbe importantissimo. Abbiamo avuto tre giorni per preparare la sfida, i ragazzi sono concentrati e abbiamo lavorato bene. Troviamo la squadra più forte d’Europa con Bayern Monaco e Manchester City. Troveremo un ambiente caldo, è stato bellissimo giocare la gara d’andata e domani sarà ancora più difficile rispetto alla partita di San Siro. Sono quelle partite che fanno crescere tutti. Dopo anni l’Inter è tornata agli ottavi di Champions, di sicuro il sorteggio non ci ha aiutato. Cambi in chiave campionato se dopo un’ora di partita la situazione fosse compromessa? Spero che non succeda, ma di sicuro negli ultimi due mesi abbiamo avuto tantissimi impegni. Perisic sta bene, mancheranno solo lo squalificato Barella e Kolarov, che è fuori lista. Ci sarà anche Steven Zhang, ma tutta la dirigenza ci è sempre stata molto vicina”.

Quel recupero di Bologna

—  

Arriva anche una domanda sul recupero col Bologna, dopo che ieri Pioli aveva invocato una classifica ‘reale’ al più presto. “A Bologna avrei voluto giocare il 6 gennaio – fa laconico Inzaghi -. Non ci hanno dato la possibilità, c’è un ricorso e stiamo aspettando che ci venga detto quando è possibile recuperare il match”.

Carica Bastoni

—  

Accanto a Inzaghi c’è Alessandro Bastoni, 22enne neo papà col piglio del veterano: “All’andata abbiamo fatto una grande partita mettendo in difficoltà il Liverpool che sappiamo tutti che storia abbia. Non sarà facile ribaltarla, ma abbiamo rivisto la partita e gli errori commessi, abbiamo fiducia. La paternità è un’emozione completamente diversa da quelle che si possono provare in un campo di calcio. Certo, avere una famiglia che ti dà tranquillità e serenità rende tutto più facile anche in campo. Sicuramente mi ha aiutato tanto. Anfield? Sarà un’emozione bellissima. Già quest’estate ho assaggiato gli stadi inglesi con la finale di Wembley che per fortuna è andata bene a noi. Servirà a me e ai miei compagni per crescere e prendere consapevolezza a livello europeo. La pressione? Se si ha paura di giocare queste partite bisogna cambiare mestiere. Non vedo l’ora che arrivino le 21 di domani”.

Precedente Messico, primi provvedimenti dopo la follia ultras: ingresso negli stadi vietato ai tifosi ospiti Successivo Dalla Primavera dell’Inter all’Argentina di Messi: il boom dei fratelli Carboni