Inzaghi: “Inter, c’è ottimismo. Scudetto nel derby? Non è un’ossessione”

L’Inter è ad un passo dal suo 20º scudetto. Il successo matematico potrebbe arrivare già domani nel derby contro il Milan, e nella conferenza stampa della vigilia Simone Inzaghi ha presentato la sfida: “Il derby è sempre il derby, ci sono ottime sensazioni e domani potrebbe essere una giornata speciale per l’Inter. Con i ragazzi si è parlato di quello che stiamo facendo. Abbiamo fatto un percorso magnifico quest’anno, abbiamo fatto una magnifica cavalcata: la partita di domani non la stiamo vivendo come un’ossessione. Speriamo che possa accadere e stiamo lavorando: quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto dal 13 luglio. Abbiamo dominato il campionato, ora la salita sta per finire ma sappiamo quello che abbiamo fatto“.

Sappiamo bene che gli ultimi cinque derby li abbiamo vinti e ci hanno dato una grandissima gioia, ci hanno permesso di arrivare in finale di Champions, domani però non conteranno nulla. Rinnovo? Adesso abbiamo un unico pensiero che è vicino, ci sarà tempo e modo sapendo che io qui sto molto bene”.

Inzaghi: “Con Zhang c’è un grande rapporto”

Inzaghi ha proseguito: “La finale di Istanbul è stata un momento bellissimo, ma abbiamo perso comunque una finale di Champions… A San Siro contro la Sampdoria… I tifosi ci sono sempre stati vicini. Ho ascoltato le parole di Zhang, mi hanno fatto molto piacere ma non mi hanno sorpreso. Con Steven c’è un grande rapporto, posso solo ringraziarlo per come si è sempre comportato con me, anche nei momenti meno splendidi. Sono contento per lui che sia uno dei presidenti più vincenti nella storia del’Inter”. Poi, su Pioli: “È un grande allenatore e un’ottima persona, ho avuto a che fare con lui quando era alla Lazio, mi ha sempre dato grande disponibiltà. Ha fatto un ottimo percorso al Milan. Lautaro ha lavorato bene. È un attaccante che si nutre di gol, è concentrato“. 

Inzaghi, Cuadrado e la sfida contro la Juve

Il tecnico nerazzurro ha aggiunto: “Bisogna continuare, al di là di questi tre anni da ricordare adesso mancano queste ultime sei partite da fare nel migliore dei modi, sapendo che siamo vicini al traguardo. Domani ci sono tutti, eccetto Cuadrado che ha avuto un affaticamento. Formazione? Qualche dubbio c’è. Questo trofeo mi ripagherebbe, ma da calciatore mi sono tolto soddisfazioni importanti. Ora speriamo di poter continuare, ho sentito l’intervista a mio fratello… Io più forte di lui? Qualcuno lo diceva… poi io ho segnato 98 gol e lui 320. Voto alla stagione? Bisogna aspettare. Le speranze scudetto c’erano quando abbiamo iniziato qui, quando abbiamo lavorato a 38-40 gradi in Giappone e i ragazzi lavoravano nel modo giusto. Poi il percorso è stato lungo, abbiamo avuto tante partite difficili, ricordarne solo una mi è complicato. È normale che lo scontro diretto con la Juventus per noi è stato importante“.

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