Internazionali di tennis a Roma: 8-16 maggio, simbolo di riapertura, nel 2020 il covid li bloccò, un cast stellare

Internazionali di tennis (8-16 maggio) a Roma, porte aperte al Foro italico dopo 14 mesi. Il Foro diviso in tre blocchi separati e servizi autonomi.

Si comincia sabato 8 maggio con i sorteggi, domenica le prime partite.

Dagli ottavi (giovedi 13)  basterà la mascherina Ffp2.
 Torneo spettacolare con nove giocatori nella top 100. Nell’entry list sono presenti 19 dei primi 20 ATP. Manca solo Federer.

Ben 11 gli azzurri nel tabellone. Lo hanno definito “Rinascimento italiano”.
Il presidente Binaghi: “Salvata la magia del tennis partendo dalla sicurezza“.

Il tennis e gli Internazionali BNL d’Italia sono la prima occasione di un ritorno alla normalità. Il presidente della Federazione Andrea Binaghi ne è convinto. E con lui Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di “Sport e salute SpA” ( azienda pubblica incaricata di sviluppare lo sport nel nostro Paese; azionista unico il Ministro dell’Economia e Finanze).Tutti felici e contenti. Ora la parola passa al campo. E che campo!

Presenti le migliori racchette del pianeta. Manca solo Federer che ha inaugurato il nuovo campo centrale con Nadal il 27 aprile 2010.

Il top del tennis agli internazionali di Roma

Da sabato 8 maggio – tabelloni di qualificazione – vedremo il top dei tennisti.  Le stelle mondiali ci sono tutte. Cioè 19 dei primi 20 del ranking ATP maschile. E tutte le prime 41 della classifica WTA. Un eccellente parterre per un torneo che compie 91 anni.

Il cast è stellare. C’è  il numero 1, Novak Djokovic (cinque volte vincitore a Roma in dieci finali) E c’è il numero 2, Rafa Nadal che vanta 9 successi in 11 finali. Non potevano certo mancare i vincitori delle ultime due edizioni delle Nitto ATP Finals: il russo Danil Medvedev. E il greco Stefanos Tsitsipas in testa alla Race of Turin.

Unica assenza quella di Roger Federer che dopo il doppio intervento al ginocchio destro  ha giocato finora un solo torneo nel 2021. Ma ci saranno i giovani e scalpitanti aspiranti al trono mondiale: Alexander Zverev ( numero 6 ATP, vincitore a Roma nel 2017  e finalista nel 2018 ) e il suo grande amico Andrej Rublev numero 7 del mondo.

Undici azzurri agli internazionali di Roma

Grande l’attesa per gli 11 azzzurri. Dieci sono nella top 100, un traguardo mai raggiunto prima dall’Italia nel tennis maschile.

I quattro nella top 50 racchiudono il meglio delle ultime tre generazioni del  nostro tennis. Partiamo dall’altoatesino Jannik Sinner, 19 anni, finalista al Masters 1000 di Miami e semifinalista all’ATP 500 di  Barcellona .

Matteo  Berrettini è in gran spolvero. Recentemente ha festeggiato a Belgrado il suo quarto titolo ATP in cinque finali. Al Foro italico ha sempre lasciato un buon ricordo Lorenzo Sonego numero 32 ATP. Tutto da vedere l’imprevedibile ed estroso Fabio Fognini.

Dato da non dimenticare: è dal 1976 – quando al Foro si impose Panatta – che un italiano non conquista il torneo di casa. Mentre l’ultimo semifinalista è stato Volandri, attuale c.t. di Coppa Davis ( 2007 ). Tre delle quattro wild card per il tabellone principale sono state assegnate a Stefano Travaglia, Salvatore Caruso e Lorenzo Musetti.

Di grande prestigio anche il torneo femminile

Categoria Premier 5 , con 41 giocatrici della classifica WTA.

A queste 41 va aggiunta la cinese Saisai Zheng con ranking protetto n.35. Le tre wild card per il main draw vanno a Camilla Giorgi, Martina Trevisan e Elisabetta  Cocciaretto. È un torneo che non ha nulla da invidiare a quello maschile.

Lo certifica l’albo d’oro. La più vincente è stata l’americana Chris Evert con i suoi cinque titoli.  La seguono con quattro vittorie tre autentiche stelle mondiali : Sabatini, Martinez, Serena Williams. Con tre la Sharapova. Nel 1985 si è imposta Raffaella Reggi. 

Poi abbiamo dovuto aspettare ben 29 anni per vedere una azzurra in finale: Sara Errani ( battuta dalla Williams ). Ma il pubblico del Foro italico non ha dimenticato Gabriela Sabatini e Conchita Martinez. Una argentina ed una spagnola. Due fenomeni.

Per dieci anni a Roma hanno dominato loro. Gabriela in carriera ha vinto 27 titoli su un totale di 55 finali raggiunte. Conchita di titoli ne ha collezionato 33; nel 1995 era seconda nel ranking mondiale. L’anno prima aveva battuto in finale a Wimbledon nientedimeno che il mito Navratilova.

A proposito, a Roma, il fenomeno nata a Praga ( dal 2008 naturalizzata statunitense ),  in carriera ha vinto 9 volte il torneo di Wimbledon e 18 Grande Slam. Ma al Foro italico è  sempre rimasta a bocca asciutta ( quattro finali, zero vittorie ). Roma non è mai stata facile per nessuno.

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