Inter, Sommer cancella Onana

Sono numeri che si legano anche al rendimento delle rispettive difese, ma fin qui l‘Inter ha incassato solo 2 reti mentre il Manchester United addirittura 14 con una partita in più. Da una parte c’è Sommer, dall’altra Onana e per il momento nel mezzo c’è una distanza abissale. Il presente e il passato tra i pali nerazzurri stanno vivendo momenti opposti, messi ancora di più in risalto dalla sfida in contemporanea di mercoledì sera in Champions. Se lo svizzero ha sfoderato le sue qualità salvando il match con la respinta sul colpo di testa di Oyarzabal, il camerunense non solo ha chiuso con 4 gol al passivo, ma si è reso protagonista di una papera sul tiro tutt’altro che impossibile di Sané. Di certo Onana per il momento non è riuscito a replicare il rendimento messo in mostra l’anno scorso, generando ulteriori insicurezze in una squadra che non conosce mezze misure e ha perso 4 match sui primi 6.

Sommer, obiettivo continuità

Discorso ben diverso per Sommer, ufficializzato a inizio agosto con l’obiettivo prioritario di calarlo in fretta nei meccanismi di gioco nerazzurri a partire dall’impostazione da dietro e dall’abilità con i piedi. A questo processo d’inserimento l’estremo difensore elvetico ha abbinato la sua prima prodezza di questa esperienza italiana, consentendo ai suoi di restare in partita all’Anoeta e di non prendere la mazzata definitiva nella ripresa. «Le grandi squadre si vedono anche dalla reazione in partite come queste» ha commentato Sommer dall’alto della sua esperienza, visto che contro la Real Sociedad era il più “anziano” tra quelli mandati in campo assieme ad Arnautovic e Mkhitaryan. In un ruolo così delicato la continuità è fondamentale e almeno in questo primo scorcio di nuova annata, Inzaghi ha deciso di affidarsi a un solo portiere, mettendo fine all’esperimento della passata stagione in cui l’avvicendamento tra Onana e Handanovic aveva tenuto banco all’inizio.

Onana, in Inghilterra inizio da incubo

Il rendimento di Sommer di fatto ridimensiona il rimpianto di aver dovuto sacrificare Onana, ceduto dopo un solo anno di fronte a un’offerta da quasi 52 milioni più bonus. Il camerunense classe 1996 era stato uno dei grandi protagonisti della passata stagione, mettendosi in mostra anche durante la cavalcata europea con alcuni interventi di spicco. Tanti tifosi interisti ricorderanno, per esempio, quella tripla parata con il Porto agli ottavi. Fin qui, invece, in Inghilterra si passa da un guaio all’altro, visto che la papera in Champions era stata preceduta anche da un gol subito da centrocampo all’esordio a Old Trafford oppure dalle 2 reti subite in 5’ contro il Nottingham. Sui social la letteratura, tra meme e sfottò, è già piuttosto ampia. «Dopo un mio errore abbiamo perso il controllo della partita, sono stato io a deludere la squadra» ha commentato Onana dopo l’orribile notte di Champions. Chissà se Milano già gli manca.


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