IN RIPRESA – L’Inter non si opporrebbe all’ipotesi dell’addio a costo zero pur di registrare un significativo risparmio sul bilancio, considerando che il calciatore cileno ha un contratto che scade nell’estate del 2023, e si farebbe trovare ugualmente pronta per sostituirlo numericamente nonostante un tesoretto prossimo allo zero. Il nome che mette tutti d’accordo resta quello di Giacomo Raspadori, reduce da una doppietta contro lo Spezia che ha cancellato il momento di appannamento vissuto nelle scorse settimane, eredità di un’estate densa di soddisfazioni ma anche di fatiche e stress emotivo con la Nazionale. Il gradimento dei nerazzurri per il calciatore classe ’99 – interista dalla nascita – è cosa risaputa, così come gli ottimi rapporti tra le società interessate e, in particolare, tra Beppe Marotta e Giovanni Carnevali.
LA FORMULA – Il Sassuolo ha molti gioielli da esibire in vetrina, alcuni dei quali potrebbero lasciare l’Emilia già nella prossima finestra di mercato (Boga?) e Raspadori figura in questa lista. Non avendo a disposizione grandi risorse economiche, l’Inter può riproporre una formula che i neroverdi hanno già accettato nel recente passato per l’operazione Locatelli con la Juventus, ossia quella del prestito con obbligo di riscatto. Formula che permetterebbe a Inzaghi di avere da subito un giocatore già pronto soprattutto per il prosieguo del campionato e alla società nerazzurra di ammortizzare su più annualità i costi dell’affare, tra i 25 e i 30 milioni di euro. Discorsi che passano necessariamente dalla scelta di Sanchez sul proprio futuro, ma Marotta e Ausilio sono pronti a cogliere l’opportunità.