Inter, Barella e Lukaku: che brutta sceneggiata

Senza giocare e senza alcun tipo di stress, il Napoli ha fatto altri due piccoli passi verso il suo sogno da scudetto. All’inizio della giornata che si è conclusa ieri sera a Marassi aveva 13 punti di vantaggio, che ora sono diventati addirittura 15 per l’inatteso stop dell’Inter contro una Samp capace di assumere il coraggio del suo condottiero, Dejan Stankovic, uno degli eroi del triplete di Mou. Nella notte dei grandi sentimenti e delle liti sfacciate (Lukaku-Barella), i nerazzurri hanno certamente abbandonato con lo 0-0 ogni possibilità di raggiungere Kvara e Osi e sono scesi nell’altro campionato, che consegnerà altri tre posti Champions. Un mini torneo a cui parteciperanno, almeno fino alla conclusione del mese di marzo, cinque squadre: l’Inter, appunto, a quota 44, l’Atalanta, la Roma e il Milan a 41 e la Lazio a 39 . Ma attenzione alla Juve, non solo perché c’è ancora un verdetto da aspettare sul meno 15 ma anche perché Allegri potrebbe recuperare terreno più velocemente del previsto, soprattutto se chi sta davanti non scappa via.

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Lo scontro tra Lukaku e Barella

Se l’Inter avesse messo in campo le energie che Lukaku e Barella hanno esibito nel loro scontro personale durante la partita, gravissimo e inaccettabile, forse avrebbe portato via la vittoria che le sarebbe servita per lanciare un messaggio alle inseguitrici. Il suo vantaggio sarebbe diventato più cospicuo e certamente più rassicurante, invece adesso dovrà interrogarsi, come Inzaghi, su cosa sia successo tra uno dei capitani della squadra e l’attaccante belga, il cui labiale («ora basta, figlio di…) diventerà un tema di discussione nello spogliatoio. Barella si era stizzito dopo l’ennesimo errore di Romelu, che non è in condizioni di giocare dal primo minuto: una scenetta da campi di terza categoria e non certo da serie A. Simone, intanto, dovrà aggrapparsi ancora a Dzeko, a cui ha dato un’oretta di riposo, poi dovrà valutare con il club come intervenire su questa sceneggiata. L’Inter ha sbagliato di tutto e di più sotto porta e anche il suo attaccante migliore, Lautaro, è stato protagonista di due errori clamorosi, uno a pochi attimi dalla conclusione della sfida. Sulla corsa scudetto questo pareggio cambia poco per l’Inter ma vale tanto per il Napoli, che a più 15 potrà mettere la testa anche sulla Champions. I suoi valori sono talmente elevati che nessuna impresa può essere considerata impossibile.

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