Ingaggi Roma, da Mayoral a Villar: risparmiati 6 milioni di euro

ROMA – Come farebbe un vecchio padre di famiglia, anche il miliardario Dan Friedkin tira la cinghia. La Roma è una società che spende troppo per quanto incassa, soprattutto se vengono a mancare gli introiti della qualificazione in Champions e se rinuncia alle cessioni dei pezzi pregiati della rosa (i due cavalli di battaglia della vecchia proprietà). Anche per questo il presidente continua a mettere mano al portafoglio – altri 28,5 milioni versati a fine dicembre, l’indebitamento finanziario è di 321,9 milioni – così da garantire la gestione corrente del club. Nel frattempo, però, ha affidato a Tiago Pinto una missione: ridurre il monte ingaggi, che pesa oltre il 70% sulla voce “uscite” nel bilancio.

Monte ingaggi

Il general manager ci sta riuscendo. All’alba della stagione 2019-20 la Roma pagava 110 milioni di euro di stipendi, di cui 64 milioni netti, con una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente (93 milioni). Questa è la situazione che hanno ereditato i Friedkin ad agosto 2020; i quali, nella stagione 2020-21, sono scesi a 108 milioni per arrivare all’inizio dell’attuale campionato (2021-22) con emolumenti pari a 97,5 milioni lordi. L’ultimo mercato di gennaio ha ulteriormente abbassato la cifra: con le partenze di Mayoral, Calafiori, Fazio, Reynolds e Villar il club ha risparmiato circa 6 milioni da qui a giugno per calciatori considerati non essenziali al progetto, mentre ne spenderà 2,3 per le mensilità di Sergio Oliveira e Maitland-Niles (sarebbero 4,2 ma venendo entrambi dall’estero la Roma può usufruire delle agevolazioni fiscali del Decreto Crescita), che invece sono a tutti gli effetti dei titolari. Quindi, il monte ingaggi attuale si attesta sui 93,8 milioni. Rispetto ai 110 dell’ultima gestione Pallotta c’è una bella differenza. Anche dal punto di vista degli esborsi economici per i cartellini fila tutto secondo una logica: 2 milioni usciti per i prestiti dei nuovi arrivati, 2 milioni incassati con la cessione di Ciervo al Sassuolo (…)

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