Inchiesta Suarez: richiesta di rinvio a giudizio, si comincia il 30 marzo

Il 30 marzo inizierà la discussione finale sulla richiesta di rinvio a giudizio per l’indagine sul cosiddetto ‘esame farsa’ per ottenere la cittadinanza italiana, sostenuto dal giocatore dell’Atletico Madrid Luis Suarez all’Università per Stranieri di Perugia. La discussione si terrà davanti al gup di Perugia. Oggi è stato definito il calendario dei prossimi appuntamenti: è stata accolta la richiesta del perito di allungare i termini per poter depositare le trascrizioni delle intercettazioni, ora fissati al 15 febbraio. L’udienza preliminare è stata posticipata al 9 marzo e saranno sentiti la ex rettrice dell’Università per Stranieri Giuliana Grego Bolli e l’ex direttore generale Simone Olivieri; per entrambi la procura perugina ha chiesto il rinvio a giudizio, insieme all’ex direttrice del Centro di valutazione e certificazioni linguistiche, Stefania Spina, e all’avvocato Maria Cesarina Turco. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono falsità ideologica e materiale, oltre a rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio.

Procura Federale, archiviato il caso dell'esame di Suarez

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Procura Federale, archiviato il caso dell’esame di Suarez

L’esame di Suarez, il coinvolgimento della Juve, l’archiviazione della Figc

Luis Suarez sostenne l’esame per la cittadinanza italiana nel mese di settembre 2020. La certificazione, di livello B1, era necessaria al giocatore uruguayano che all’epoca vestiva la maglia del Barcellona per “essere ingaggiato dalla Juve con la quale era in corso una trattativa”, come si leggeva in un capo d’imputazione. Nella richiesta di rinvio a giudizio, lo scorso mese di settembre, i pubblici ministeri scrivevano che l’avvocato Turco, “legale incaricato” dalla Juve, fu “concorrente morale e istigatrice” per il reato di falsità ideologica. Secondo l’accusa, il 12 settembre Suarez ricevette “il file pdf contenente l’intero svolgimento della prova”. A dicembre scorso, la procura della Figc ha archiviato “allo stato degli atti” l’inchiesta sportiva. Con questa motivazione: “Dalla documentazione ricevuta dalla Procura della Repubblica di Perugia – e su conforme parere della Procura Generale dello Sport – non sono emersi elementi sufficienti per ritenere provate condotte illecite rilevanti nell’ambito dell’ordinamento federale sportivo di dirigenti o tesserati”.

Il tuffo di Luis Suarez diventa virale sui social: quanti meme!

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