Il Venezia non è solo Pohjanpalo

TORINO – Dopo 5 giornate, la Serie B sta dicendo che al momento solo il Venezia di Vanoli può tenere il passo del super Parma di Pecchia, in testa alla B con due punti di vantaggio sui lagunari. Magari altre forze, come il Palermo, sono destinate a venire fuori e primeggiare. Ma al momento, l’alternativa al Parma è il Venezia e c’è ben poco da stupirsi. Negli ultimi due mesi della passata stagione, gli arancioneroverdi di Vanoli erano già la squadra più in palla della B. Il lavoro del tecnico, che subentrò lo scorso autunno, è un continuo crescendo: prima ha ampiamente raddrizzato la baracca, portando il Venezia dai bassifondi della classifica a un posto nei playoff. Poi, con queste basi, sta gettando le fondamenta per un campionato da protagonisti. Ovviamente è stato fondamentale aver tenuto il bomber finlandese Pohjanpalo, appena legatosi al club di Niederauer fino al 2027 con un contratto che tutela di più il Venezia in caso di cessione (a gennaio potrebbe tornare d’attualità, anche se il finlandese ha sinceramente sposato la causa arancioneroverde). L’importanza di Pohjanpalo che vive a Venezia ed è amatissimo dai suoi abitanti, la si è capita anche nell’ultima vittoria, quella di venerdì scorso in casa contro lo Spezia. Le due squadre, sul campo, parevano equivalersi, grossomodo. Solo che una aveva Pohjanpalo, che ha deciso la gara alla seconda occasione avuta. L’altra no, lo Spezia come centravanti schiera Moro, punta ancora in formazione, ma per il resto pareva non esserci grosse differenze fra le due squadre. L’anno scorso Pohjanpalo ha chiuso il campionato a quota 19 reti, gran bottino se si considerano i tempi di vacche magre a inizio stagione sotto la guida di Javorcic. Stavolta ripetersi, vorrebbe dire conquistare qualcosa di grosso, probabilmente, magari quella A lasciata poco più di un anno fa. Ma sarebbe ingiusto esaltare solo Vanoli e Pohjanpalo. Il ds Antonelli ha fatto un lavoro egregio sul mercato per potenziare una squadra che necessitava di pochi ritocchi per essere al top. E così davanti è arrivato dal Monza il Vichingo danese Gytkjaer che proprio Antonelli aveva portato in Italia nel 2020 e che resterà l’uomo decisivo per la prima promozione in A dei brianzoli nel 2022 (5 gol in 4 gare nei playoff). In difesa, a parametro zero, è giunto il difensore olandese Jay Idzes che contro lo Spezia ha giganteggiato. Già prima dell’avvento di Antonelli, il Venezia era molto attenta ai parametri zero europei, sempre in difesa a gennaio aveva realizzato una plusvalenza totale con un altro difensore arrivato pochi mesi prima da svincolato, il polacco Wisniewski, venduto bene allo Spezia. Dal Cagliari poi, sono arrivati il difensore Altare e il mediano Lella, che possono dare un contributo importante (oltre a far parlare in italiano Vanoli che da quasi un anno guida un gruppo che è una babele di lingue). Insomma, quest’anno, a Venezia e dintorni ci sarà da divertirsi. Anche perché il pubblico è tornato in luna di miele con la squadra, basta vedere che festa c’è stata per il rinnovo di Pohjanpalo. E dal popolo arancioneroverde può arrivare quella spinta in più per un campionato da incorniciare.

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