Il Real si diverte e torna in cima al mondo: 5-3 all’Al Hilal, terzo trionfo per Ancelotti

Il Madrid conquista il Mondiale club per la quinta volta, la prima dal 2017: Vinicius e Valverde scatenati (doppiette), ma i sauditi non si arrendono mai e infilzano tre volte i Blancos

Un sogno per tanti, un’abitudine per Karim. Capitan Benzema con la Coppa del Mondo stretta tra le mani, fotografia di un dominio che dura da quasi un decennio. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti batte 5-3 l’Al Hilal e vince il Mondiale per Club per la quinta volta nelle ultime nove stagioni. Nella sfida di Rabat i sauditi restano in partita per i primi 45’, poi s’inchinano di fronte alla classe del francese (gol e assist) e ai guizzi degli imprendibili Vinicius e Valverde (doppietta per entrambi). La squadra allenata da Ramon Diaz si accontenta della medaglia d’argento, sul podio c’è pure il Flamengo che supera 4-2 l’Al Ahly nella “finalina”.

Subito Real

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Ancelotti, al terzo trionfo personale dopo quello col Milan del 2007 e col Real del 2014, recupera in extremis Benzema, assente nella semifinale, e lo schiera subito titolare. La prima mezzora è di puro divertimento: il Real parte fortissimo e al 13’ è già avanti grazie a una giocata di Karim, che triangola con Valverde e mette Vinicius davanti al portiere. Il brasiliano controlla, segna e… balla, l’Al Hilal prova a reagire ma dopo 5’ si fa infilare pure da Valverde. La goleada pare già scritta, ma sul più bello i sauditi alzano il ritmo. Rudiger e soci si addormentano, la squadra di Diaz li sorprende in verticale e alla mezzora accorcia le distanze con Marega. All’intervallo il tabellone segna 2-1 per i blancos, ma l’Al Hilal sembra ancora in tempo per giocarsi le sue carte.

Pokerissimo

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Nella ripresa la musica cambia e il Real dilaga. Benzema timbra il 3-1 spingendo in porta una pennellata di Vinicius, Carvajal premia un inserimento di Valverde, che calcia in diagonale e fa 4-1. La difesa dei sauditi è tutt’altro che irresistibile, però pure i madrileni in Marocco non fanno un figurone. Sotto di tre reti, l’Al Hilal torna a verticalizzare e il Real si lascia sorprendere. Un pallonetto di Vietto vale il 4-2, al 69’ Vinicius segna il gol della sicurezza ma nel finale i madrileni rischiano ancora grosso. A dieci minuti dal 90’ Vietto beffa Rudiger e appoggia in rete; passa un istante e Marega si divora il pallone del possibile 4-5. Il ritmo si abbassa nell’ultimo quarto d’ora, con il Real che gestisce il vantaggio e prova a pungere con il subentrato Rodrygo. Stavolta il brasiliano non riesce a lasciare il segno, il match finisce 5-3 e il Real si aggiudica il 31esimo titolo dell’era Florentino Perez.

Flamengo terzo

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Eliminato dall’Al Hilal in semifinale, il Flamengo si consola con un terzo posto guadagnato grazie al successo per 4-2 contro l’Al Ahly. Apre Gabigol su calcio di rigore, poi Abdelkader ribalta il risultato con una doppietta. Gli egiziani, però, restano in dieci a 20’ dalla fine e si fanno contro-rimontare da Pedro (doppietta) e ancora Gabigol (di nuovo su rigore).

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