Il Porto dopo Ajax e Lione: la Champions per la Juve è una maledizione

Champions League 2018/19, l’Ajax elimina la Juventus ai quarti. Champions 2019/20, il Lione firma la sorpresa degli ottavi mandando a casa la Juve di Sarri. Champions 2020/21, Pirlo conclude la sua prima Champions da allenatore negli ottavi contro il Porto. Dopo la finale di Cardiff 2017, persa 4-1 contro il Real Madrid, la Juventus in Europa ha collezionato tre brutti fallimenti. E se uscire nei quarti col solito Real Madrid (2027/18) nei minuti di recupero per un rigore discutibile è razionalmente accettabile, essere eliminati per tre volte di fila da squadre nettamente inferiori, sancisce anche il fallimento dell’operazione Ronaldo, preso per fare la differenza in Europa e mai arrivato tra le prime 4.

CIAO ALLEGRI

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Dopo la strepitosa rimonta sull’Atletico Madrid, con l’epica tripletta di Ronaldo e giocatori come Bernardeschi e Spinazzola in copertina nel 3-0 a Simeone, i quarti con l’Ajax segnano uno spartiacque per Massimiliano Allegri. Il suo ciclo da undici trofei, di fatto, si interrompe con la sconfitta allo Stadium per 2-1 dopo l’1-1 dell’andata. La peggior serata europa dello strepitoso ciclo di Max. Una serata in cui, più del tecnico, steccano troppi giocatori, coi soli Szczesny, Emre Can e Ronaldo all’altezza. Ma paga proprio Allegri, per dare una svolta europeista sul piano del gioco. Una scelta, col senno di poi, totalmente sbagliata risultati alla mano.

SARRI, LACRIME FRANCESI

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La stagione della svolta all’insegna del bel gioco è sostanzialmente un flop, nonostante il nono scudetto consecutivo. Soprattutto perché in Champions, dopo la sosta post-Covid, arriva un’eliminazione clamorosa col Lione. La gara d’andata in Francia è imbarazzante: la squadra di Rudi Garcia vince per 1-0 e al ritorno, giocato ad agosto, capitalizza un rigore segnato in avvio nonostante la successiva doppietta di Cristiano Ronaldo. E pensare che al momento del sorteggio, l’accoppiamento col Lione era stato salutato come il più facile dopo aver vinto il girone.

TI PORTO VIA LA CHAMPIONS

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Un po’ lo stesso copione di questa disgraziata stagione, che si manifesta in pieno con il Porto. Juve inguardabile in Portogallo e tenuta in vita dal gol di Chiesa nel finale, al ritorno la squadra di Pirlo esce non solo per i molti episodi sfavorevoli. Ne citiamo due su tutti: il 3-1 di Morata annullato per un fuorigioco millimetrico e la traversa di Cuadrado, entrambi nel finale. Ma non bisogna dimenticare che il Porto è molto inferiore alla Juve e che ha giocato più di un ‘ora in dieci uomini. Nell’anno dei ricavi massacrati dal coronavirus, un’uscita che fa male anche alle finanze. E, in una serata in cui Ronaldo ne azzecca mezza (la giocata che favorisce l’1-1 di Chiesa), iniziando a parlare di Juve che sarà, è proprio un numero a stimolare il dibattito, il 31. I milioni di euro netti (circa 58 quelli lordi, più altri 29 di ammortamento) per cui Ronaldo è ancora a libro paga per la prossima stagione. A conti fatti, avere CR7 in Champions non ha aggiunto nulla, anzi. In questa stagione CR7 è stato troppo spesso l’ombra di se stesso, del giocatore che è stato e che forse non è più. Ma i rimpianti contano zero, c’è un futuro complesso da pianificare.

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